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Un treno che scappa: dal sogno Champions alle difficoltà. E l'Europa è già lontana

La Fiorentina rincorre in campionato e in Conference, serve un cambio di marcia per non buttare la stagione. Ma c'è insoddisfazione rispetto alle attese

Il treno dei desideri, nei pensieri viola d’inizio estate, andava in tutt’altra direzione rispetto a quello con destinazione realtà. All’alba di questa stagione infatti, in casa Fiorentina tutti erano d’accordo sull’obiettivo da raggiungere: far meglio dell’anno scorso.

Certo, ognuno declinava quel traguardo in modo diverso. I giocatori, per esempio, parlavano di «sogno Champions». Una parola che, lontano da taccuini e microfoni, è stata invocata spesso anche dalla società. Convinta, evidentemente, di aver messo nelle mani di Italiano una rosa buona per giocarsela (anche) per un obiettivo apparentemente irraggiungibile. E poi il mister.

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Anche lui deciso a superare quanto di già straordinario realizzato un anno fa. Così scrive il Corriere Fiorentino. DIREZIONE OPPOSTA ALLE ATTESE. Lo stesso tecnico però, aveva avvertito di quanto sarebbe stato difficile. Basta pensare al suo giudizio sul mercato «abbiamo sostituito, non aggiunto», o quando, dopo i fischi arrivati per il pareggio con l’Rfs Riga, disse che «se si sono alzate le aspettative è merito nostro, ma ricordo anche che dodici mesi fa a Roma siamo partiti con gli applausi nonostante una sconfitta».

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Ma così è, oggi, ed è inutile nascondere che l’ambiente sia sempre più insoddisfatto per un treno (quello vero, non quello dei desideri) che sta viaggiando in direzione opposta rispetto alle attese. DISTANZA. L'anno scorso, dopo 8 giornate, la Fiorentina aveva 12 punti (con 4 vittorie), ora i viola sono fermi a 9 (2 vittorie).

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Allora il distacco dall'Europa era di 2 punti, ora già di 7 dalla Roma sesta e di 4 dalla Juve settima. Meno gol fatti (da 10 a 7) anche perché non c'è più un certo Vlahovic, anche se i gol subiti sono ora 7 contro i 10 dello scorso anno.

E sarà sicuramente un caso ma la difesa (a parte Odriozola, sostituito con Dodo) è l'unico reparto che, dalla conferma di Milenkovic in giù, non è stato toccato.


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