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Riecco Nico, quanto è mancato: segna ogni 70'. Non giocava una gara intera da agosto

L'ultima volta era stata con il Twente: giocatore fondamentale per la Fiorentina. Importante anche il rigore, visti gli errori degli altri

Per una squadra che fa una fatica bestiale a segnare, è una benedizione ritrovare un attaccante che segna praticamente ogni settanta minuti. Il problema è che finora la Fiorentina lo ha avuto poco, pochissimo, Nico Gonzalez. Contro gli Hearts, l’argentino ha giocato una partita intera per la prima volta da agosto: era l’andata dei preliminari di Conference contro il Twente, condita, ovviamente da un gol.

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Poi, i problemi al tallone cominciati proprio lì hanno tenuto Nico ai margini. Spizzichi con Cremonese e Empoli a inizio campionato, il rientro con il Verona battezzato dal gol, mezzo tempo nella serataccia con la Lazio. Ma rieccolo, forse finalmente a pieno regime, scrive La Gazzetta dello Sport.

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RITROVATO. E si capisce subito quanto il 22 viola serva aItaliano. L’inizio non è stato folgorante sui primi passi ma poi il ritmo è cresciuto, perché solo la partita può aiutare a rientrare in condizione. E infatti Nico ci si è calato sempre di più: è arrivato puntuale sull’azione di aggiramento per il terzo gol della serata, dal punto di vista della manovra si è fatto trovare per le ricezioni sulla trequarti.

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E poi lui ci mette la qualità negli ultimi trenta metri. «Sono felice, in realtà sono un po’ stanco ma pian piano, ad ogni allenamento e ogni partita, mi sento sempre meglio fisicamente – ha confessato a fine partita -. Sono tornato titolare, sono riuscito a segnare e torno a casa molto contento.

La cosa più importante per me è vincere le partite. Poi se riesco a segnare come oggi bene, però se non faccio gol e i miei compagni sì, sono contento per loro». RIGORE. I gol poi alla fine sono stati due, perché è stato proprio Vincenzo Italiano a consegnargli dalla panchina il rigore del 5-1.

Il pallone ce l’aveva Kouame,pronto alla battuta, ma il tecnico si è imposto. Troppo brucianti i ricordi dei penalty sbagliati da Jovic con la Juve e da Biraghi con il Verona. Così poi ha spiegato il semplice perché: «Il rigorista è Nico Gonzalez perché arriva da quattro gol consecutivi dal dischetto ed è giusto continuare con questa gerarchia.

Ne abbiamo sbagliati troppi e concretizzare dal dischetto può indirizzare le partite, è un vantaggio da non sbagliare. Lui è freddo, non si fa condizionare, giusto che vada lui sul dischetto».


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