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Nuovo Franchi frutterà 33 milioni all'anno. Il Comune studia la concessione per Commisso

Dopo le parole di Commisso Palazzo Vecchio studia una concessione da 50 anni del nuovo Franchi per la Fiorentina

Si terrà tra una decina di giorni l’incontro tra Rocco Commisso ed i vertici della Fiorentina e lo studio Arup, che ha vinto il bando internazionale di progettazione. Per capire meglio come sarà il nuovo stadio e il nuovo pezzo di quartiere limitrofo.

La redditività degli interventi, che risposte arriveranno alle esigenze della società viola e quali sono i margini di flessibilità del progetto per poter rispondere alle richieste di Commisso. Scrive il Corriere Fiorentino. Ma intanto si chiarisce il quadro delle procedure.

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E delle prospettive della maxi operazione di restyling del Franchi, già interamente finanziato da soldi pubblici. E del Campo di Marte per cui sono invece da trovare 75 milioni di investimenti privati. La carta di Palazzo Vecchio per convincere i privati e la Fiorentina ad investire è un «pacchetto chiavi in mano». Che dia la certezza agli investitori di poter cominciare i lavori appena chiusa la procedura pubblica.

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Commisso ha chiesto «control, control, control» su tutto. E vuole certezze sulla redditività degli investimenti, ipotizzando anche una concessione del Franchi per 99 anni. Come a Torino, sponda Juventus, e Udine. Il Comune ha aperto a una maxi concessione, ma la durata non potrà essere superiore a 50 anni.

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Motivo? Come sarà spiegato al club viola le norme attuali di riferimento parlano di 50 anni. E a Udine l’Anac (Autorità nazionale anticorruzione ) ha contestato formalmente operazione concessione-99 anni.

Per il resto, massima apertura sul tema concessione

Che vedrà comunque un canone da corrispondere. Così da dare al club garanzie a lungo termine e la possibilità di gestire l’impianto sportivo ristrutturato con le sue fonti di reddito. Reddito che secondo i calcoli degli addetti ai lavori e lo stesso Palazzo Vecchio può generare fino a 33 milioni l’anno di utili.

20 milioni ad esempio solo dalle postazioni di lusso, i cosiddetti sky box. Per la concessione degli spazi fuori dallo stadio sarà prevista una procedura di evidenza pubblica, project financing o concessione che sia. Dato che non è possibile affidare direttamente la realizzazione di spazi commerciali di una area comunale.

Obiettivo del Comune è offrire al privato un progetto definitivo pronto a partire. Cioè con il permesso a costruire o l’approvazione di progetto con delibera di giunta. L’area comprende anche un centro commerciale, un hotel di lusso, spazi direzionali, una piscina pubblica.

E il parco verde che copre tutti gli edifici. E i privati in «cambio» della realizzazione del commerciale e dell’albergo potranno realizzare anche le opere pubbliche come il parco e piscina. La stima minima di redditività della parte extra stadio è di 3 milioni l’anno, affittando gli spazi.

Ma la gestione diretta potrebbe fruttare molto di più. Di certo gli studi effettuati dicono che la redditività dello stadio nuovo e moderno può arrivare a essere anche oltre dieci volte superiore rispetto a quella delle aree esterne.


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