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Nazione: Pioli-Fiorentina, qua la mano. Ecco cosa manca per arrivare all'annuncio

L'ostacolo della questione fiscale è sormontabile, resta da convincere l'Al-Nassr alla risoluzione consensuale. Ma la parola di Pioli vale (quasi) come una firma

Sei anni da presidente della Fiorentina - festeggiati ieri - con l'obiettivo di mettere Stefano Pioli sulla panchina viola il prima possibile. Rocco Commisso è tenuto informato costantemente dai suoi uomini sull'evolversi della trattativa.

Non c'è stato bisogno del suo intervento per convincere l'allenatore emiliano ad accettare la corte di Pradè e Ferrari, il primo contatto tra i due arriverà più avanti. La situazione è la stessa da inizio settimana. Pioli e la Fiorentina si sono in modo ufficioso già dati la mano anche se per rendere ufficiale il ritorno tris di Stefano a Firenze serviranno giorni e pazienza, scrive La Nazione.

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SOLDI. Intanto la questione fiscale. Ostacolo sì, insormontabile no. Basterà attendere i primi giorni di luglio per far tornare in Italia l'attuale tecnico dell'Al Nassr. La Fiorentinasi radunerà nel weekend del 13-14 luglio, dunque tutta la fase di programmazione potrà essere esaurita con videoconferenze sull'asse Arabia Saudita-Firenze-Stati Uniti.

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D'altra parte per Pioli è una priorità beneficiare della tassazione al 2% sui propri emolumenti. Dovesse abbandonare l'Arabia Saudita prima del tempo ci rimetterebbe diversi milioni di euro. Ai quali, in parte, ha già sostanzialmente rinunciato per poter tornare a Firenze.

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Il ricco contratto annuale che gli rimane (12 milioni di euro) in viola sarà spalmato su un triennale (o un biennale con opzione) a circa 3 milioni annui. Calcoli facili, per tornare in Italia il tecnico farà la sua parte. Fermo restando che anche la Fiorentina alzerà l'asticella (Palladino guadagnava 1,6 milioni a stagione).

L'AL-NASSR. Pioli ha ricevuto rassicurazioni anche sullo staff e si sta discutendo del famoso Club Manager, figura alla quale la Fiorentina avrebbe aperto su richiesta dello stesso Pioli. Insomma, tutto procede come deve. Anche perché la concorrenza delle big non c'è più.

L'Inter è andata a Chivu, l'Atalanta a Juric. La parola di Pioli, inoltre, vale come una firma. Per questo non c'è fretta. Resta quindi solo da convincere l'Al-Nassr alla rescissione consensuale del contratto. Aspetto tecnico che tocca ai legali delle parti, fermo restando che il club arabo dovrà trovare nel frattempo un nuovo tecnico gradito a Cristiano Ronaldo.


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