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L'Al-Qadsiah ora tenta l'Atalanta: Retegui per oltre 50 milioni può partire. E gli arabi fanno sul serio

Il club arabo è disposto a pagare la clausola di Kean ma non ha trovato aperture da parte di Moise. La situazione può essere diversa per Retegui

Il prezzo lo fa il mercato, cioè l’incontro tra domanda e offerta. Nel caso di Mateo Retegui il prezzo lo fa l’offerta che potrebbe arrivare a breve giro di posta dagli arabi dell’Al-Qadsiah. I quali stanno girando intorno all’obiettivo da qualche giorno, in attesa di presentare all’Atalanta un’offerta ritenuta compatibile, scrive La Gazzetta dello Sport.

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IL CONFRONTO CON KEAN. Retegui non è in vendita, come tutti i giocatori dell’Atalanta. Il club si è costruito negli anni una invidiabile solidità economica che gli consente di gestire tutto in grande autonomia e serenità. Ma tutto ha un prezzo e in questo caso la cifra sarebbe non meno di 50 milioni più qualche bonus.

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Il metro di paragoneè la clausola di Moise Kean che vale fino al 15 luglio. Retegui è più anziano di soli dieci mesi (è nato nell’aprile del 1999, mentre l’attaccante della Fiorentina nel febbraio del 2000) e nell’ultima stagione ha segnato 3 gol in più rispetto al compagno di Nazionale (28 a 25 comprese tutte le competizioni).

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Insomma, sui dati oggettivi i due viaggiano su linee pressoché simili. Poi le valutazioni sulle caratteristiche differenti dei giocatori diventano soggettive e qui ci si ferma. Se dunque Kean “costa” 52 milioni fino al 15 luglio, è lecito attendersi un’offerta simile o un po’ superiore per Retegui.

Ecco perché a quei 50 di base si potrebbero aggiungerne 5 di bonus. La disponibilità economica dell’Al-Qadsiah è ben robusta per affrontare una trattativa del genere. E per poter offrire all’ultimo capocannoniere della A uno stipendio annuale di 20 milioni netti (ipotizzabile un triennale).

SCELTA ARABA. Un’operazione per concludere la quale dunque servono l’ok dell’Atalanta e quello del giocatore che, nel caso, dovrebbe decidere se andare o meno in un campionato che può far nascere dubbi, come dimostrano Riccardo Orsolini e Kean stesso.

Scelte personali, liberissime. In tutto questo scenario, resta defilato il Milan, attento osservatore. L’Al-Qadsiah ha progetti da top dopo aver chiuso l’ultimo campionato al 4° posto (-15 dall’Al Ittihad campione): è allenata dallo spagnolo Michel e in rosa ci sono un paio di vecchie conoscenze del nostro campionato come Nahitan Nandez e Pierre-Emerick Aubameyang.


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