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La Nazione: frittata viola, il gol di Lookman spinge all'inferno la Fiorentina

Piccoli progressi, ma il problema è sempre quello del gol

Un gol, solo quel lampo di Lookman, imbeccato dall’ex Muriel, ben aiutato da una frittatona della difesa viola, spinge all’inferno la Fiorentina, scrive La Nazione. Fiorentina che, probabilmente, avrebbe meritato di portarsi a casa qualcosina di più dalla trasferta di Bergamo.

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Più coraggiosa e con tratti di gioco essenziali ma non banali (nel primo tempo), la squadra viola rimane però in serio, serissimo, ritardo nella ricerca del gol, e commette errori decisivi nei momenti chiave. Un mix midiciale, questo, diventato pane per i denti del cinismo dell’Atalanta.

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L’approccio della Fiorentina alla gara è tutto sommato vivace. Mandragora e Barak dettano i tempi per far salire Ikonè e Saponara e dopo una ventina di minuti si contano due incursioni abbastanza interessanti (Mandragora e Barak con mezza indecisione di Sportiello).

L’Atalanta? Si accende in contropiede e al 24’ arriva il primo rischio per i viola: lancio di Muriel per Koopmeiners e intervento millimetrico di Terracciano. Terracciano che qualche minuto dopo si avventura in una uscita a vuoto fuori area che fa quasi svenire Italiano.

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Al 39’ va in scena lo psicodramma dell’arbitro Irrati con un rosso diretto per un contatto (che non c’è) fra Kouame e De Roon. Lo scontro è da registrare come involontario, anche per il movimento che il nerazzurro fa e accentua nei confronti dell’attaccante viola: questo quello che ricostruisce il Var con Irrati lesto a levare l’espulsione.

Si sbarca nella ripresa e la doccia fredda arriva al 13’. Fallo laterale nei pressi della bandierina, palla a Muriel che taglia la difesa viola (che dorme alla grande) e firma l’assist perfetto per Lookman: 1-0. Il colpo è basso e il vantaggio ricarica l’Atalanta che al 21’ si mangia il raddoppio con Maehle.

Siamo al 40’ quando l’allenatore si gioca il tutto per tutto mettendo in campo anche Cabral dopo aver inserito precedentemente Jovic. È l’ora del 4-2-3-1 con l’asse alle spalle di Cabral composta da Ikonè, Jovic e Kouame. E proprio una conclusione del serbo rappresenta l’occasione più ghiotta per il pari.

Pari che non arriva e la Fiorentina si risveglia all’inferno.


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