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Italiano cambia la Fiorentina: scivolamento naturale verso il 4-2-3-1

Sempre dentro al suo 4-3-3, Italiano col Verona ha provato la coppia di centrocampisti centrali. E il test ha un futuro

Alla faccia del “talebano”. Perché nel periodo delle otto partite senza vittoria sui social si è letto anche questo associato a Vincenzo Italiano. Il calcio brucia in fretta, ma un battito d’ali è davvero troppo poco tempo per polverizzare i 62 punti dello scorso campionato.

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«Non cambia mai sistema di gioco» l’accusa principale. Il fatto però, è che dietro al 4-3-3 di partenza c’è un mondo fatto di accorgimenti, modifiche, intuizioni. Scrive La Gazzetta dello Sport. E dopo le difficoltà, queste si incontestabili, riscontrate nella prima porzione di stagione, le variazioni viste contro il Verona sono evidenti pur sviluppandosi sempre dal medesimo punto di start.

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Il modulo guida simbolo dell’”Italianismo” (il 4-3-3). Le risposte, andando oltre il risultato che resta priorità, sono state incoraggianti. Ed in futuro potranno in certe gare essere ripetute.

Mediana

E così per la prima volta in mezzo ad esempio si sono visti insieme da subito Amrabat e Mandragora. Due considerati interpreti dello stesso ruolo pur con caratteristiche diverse. Per la verità anche ad Istanbul erano partiti titolari contemporaneamente, ma il marocchino giocò difensore.

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Amrabat perno, Mandragora alla sua sinistra, Barak dalla parte opposta. La fluidità della posizione dell’ex Verona proprio contro il Verona però, lo portava spesso centrale. Occupando quei metri di campo a ridosso della punta troppo spesso privi di maglie viola in passato.

Uno scivolamento naturale verso un 4-2-3-1 momentaneo grazie anche alle caratteristiche dei due mediani. Posizione, quella di Barak, che in futuro può essere ricoperta perfettamente da Bonaventura. E, per forzare la partita, in alcuni frangenti anche da Ikoné.

Con il Verona la Fiorentina ha perso diversi punti percentuali di possesso palla. Rendendo però molto più corposa la casella dei tiri in porta. Lo scorso anno a mutare in corso fu la posizione di Torreira. Passato da vertice basso a quello alto di centrocampo.


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