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Il vantaggio e il solito 'braccino'. Italiano chiude con due punte, ma nessuna occasione

Al momento di affondare il colpo, dopo lo 0-1, la Fiorentina si è persa, come spesso accade. E nell'ultima mezz'ora nemmeno un'occasione creata

La Gazzetta analizza la partita di ieri. La Fiorentina è partita fedele a se stessa, ma con meno veemenza. Nel primo round ha guidato le danze, ma ha faticato a uscire con azioni pulite per l’aggressività del Bologna. E ha collezionato solo un'occasione, di Quarta di testa su punizione di Biraghi, sventata da Skorupski.

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Degli attaccanti, al solito, poche tracce. Sottil ben controllato, Kouamé attivo ma poco pericoloso e di Jovic visto solo un bel triangolo con Dodò che al volo ha tirato alto. Il Bologna ha risposto con una grande chance per Arnautovic in ripartenza (imbeccato da Soriano) al quale non riusciva il dribbling su Terracciano.

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Tutto qui. Un primo tempo da pennichella. NESSUNA OCCASIONE DOPO IL 2-1. Nel secondo Italiano ha provato a dare subito una scossa con Saponara al posto di Sottil. Proprio il neo entrato ha crossato per il tocco basta spingere di Quarta.

E come al solito, al momento di affondare il dito nella piaga, la Viola si è persa. Qualche minuto dopo un grave errore di Igor in copertura ha permesso a Barrow di involarsi verso il pareggio. E, repetita non juvant, su un altro lancio lungo a difesa scoperta, Quarta è caduto sull’assalto (falloso) di Kasius che ha servito Arnautovic per il 2-1 (già 6 reti per lui, il re della A).

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Mancava quasi mezzora (e 7 minuti di recupero) ma la Fiorentina non è riuscita a costruire uno straccio di azione pericolosa. Ha pressato, pressato, ha cambiato (dal 25’ Italiano è passato al 4-4-2 con Ikoné, poi anche Cabral) ma il Bologna ha avuto poche difficoltà a proteggere il risultato.


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