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Era 'l'ammonizionatore', ora un desaparecido. Serve il miglior Gonzalez

Quel pallone sprecato poco dopo il suo ingresso in campo lunedì, che poteva riaprire la partita. Troppe partite fuori: ora serve Nico

Dov’eri Nico l’altra sera? Dov’eri quando, all’alba del secondo tempo, la palla è carambolata verso di te con Provedel fuori porta e tu, invece di scaraventarla dentro, l’hai ciccata, facendo evaporare l’ultimo tentativo per una possibile rimonta viola?

E, soprattutto, dove sei finito dopo quella dolce notte d’agosto a Firenze col Twente, quando ribadisti l’importanza del tuo calcio elettrico prima di diventare un desaparecido del campionato, buono solo per spiccioli di gara senza più una presenza dall’inizio?

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Ci sono assenze che lasciano segni, solchi che nessuna aggiunta è in grado di colmare, scrive La Nazione. L'acquisto più costoso della gestione Commisso, Nico Gonzalez, un campione potenziale che infiammò la città. Con un ruolo nuovo, quello dell’ammonizionatore.

Perché quando partiva palla al piede puntando la verticale del campo, l’avversario era costretto quasi sempre a bloccarlo con un fallo. Oggi tutto ciò è un ricordo lontano. Ma Firenze ha l'obbligo di aspettarlo, perché là davanti Nico sembra l'unico disposto a sfidare a duello gli avversari.

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L'unico che può creare superiorità numerica. Per cambiare un po' le cose.


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