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CorSport: Pioli costruisce (da lontano) la nuova Fiorentina. Da Dzeko a Fazzini, fino al modulo

L'ufficialità arriverà ad inizio luglio, ma il tecnico è in costante contatto con i dirigenti viola. Vuole valutare Fortini, entusiasta di Fagioli

Anche da lontano, anche se non c’è la firma in calce che ancora non ci può essere, ma sta nascendo la Fiorentina che vuole Stefano Pioli. Idea dopo idea, pezzo dopo pezzo, confronto dopo confronto con chi (Pradè, Ferrari, Goretti) è al lavoro al Viola Park in questo momento delicato - e quindi basilare - di transizione tra la vecchia e la nuova Fiorentina, sapendo tutti che ci saranno meno di due mesi tra una versione e l’altra.

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E sarà ampiamente modificata nel numero e nei contenuti. Ma il tecnico parmigiano è come se fosse lì, suggerisce e indica, ascolta e propone: Dzeko l’ha voluto lui, su Fazzini non ha avuto dubbi e così sugli altri che già c’erano e di cui ne ha condiviso la conferma con entusiasmo.

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Nicolò Fagioli su tutti, scrive Il Corriere dello Sport - Stadio. DIFESA E GIOVANI. Pioli è probabile che riparta dalla difesa a tre allungando la trama tattica lasciata in eredità da Palladino, ovviamente per convinzione e non certo per convenienza, ma ci sta pure che affidi alla sua Fiorentina l’amato 4-2-3-1 e dintorni e proprio per questo motivo è ampio il raggio di costruzione.

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Dentro ci sarà Valentini, di rientro dai sei mesi di prestito al Verona per andare intanto ad affiancare Pablo Marí e Ranieri, Pongracic e Comuzzo, in una valutazione diretta e necessaria prima di dire che cinque centrali sono troppi per l’eventuale linea a quattro, mentre, ad esempio, ci starebbero benissimo tutti in gruppo in quella a tre.

E ci sarà Fortini, classe 2006, uno che rappresenta il futuro oltre che il presente della squadra viola: il tecnico ci vuole mettere mano di persona. DZEKO PER PRIMO. Idem per quello che riguarda il centrocampo, dove appunto Fazzini è uno dei possibili/probabili nomi nuovi sdoganato dall’allenatore in pectore che lo ritiene adatto per più ruoli, ma se il talento dell’Empoli è un obiettivo vicino ad essere centrato, Ismael Bennacer è un super obiettivo che ha il marchio di Pioli come forse nessun altro può avere.

E Dzeko? Un caso che il centravanti bosniaco sia il primo, vero acquisto senza che la panchina viola abbia un proprietario ufficiale? Assolutamente no. L’ex Roma e Inter voleva forte il rientro in Italia dopo due stagioni in Turchia, ma indovinate chi ha spinto perché arrivasse a tutti i costi ritenendolo elemento fondamentale per gioco e spogliatoio?

Esatto.


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