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Ancora Barak: "Pronto a battere i rigori. Viola Park? Troppo contento. Jovic, Cabral e Kouame..."

Il centrocampista ceco ha parlato dei compagni, da Amrabat a Bonaventura, fino alle punte. E sul Viola Park: "Quando cambi realtà guardi anche questi dettagli"

Queste altre parole di Barak a Il Tirreno:«Amrabat? L’ho conosciuto per la prima volta a Verona. Mi colpì subito la sua fisicità. Quando ci siamo ritrovati, di nuovo nello stesso spogliatoio, si è messo a disposizione per aiutarmi nell’inserimento. È un professionista esemplare: qui è cresciuto, diventando un punto di riferimento molto importante per la squadra».

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MANDRAGORA. «Abbiamo giocato insieme a Udine, ma quella, per lui, fu una stagione complicata per gli infortuni. I dettagli fanno la differenza e Rolando lo sa bene: sta attento all’alimentazione così come alle ore di sonno, determinanti per il recupero.

Lo vedo lavorare al massimo: così facendo, i risultati arriveranno per forza». BONAVENTURA. «Jack è un signore del calcio. Ha qualità da vendere. Non si gioca a lungo nel Milan per caso. Non serve aggiungere altro». RIGORI. Pronto per battere eventualmente i rigori?

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«Sì. Lo ero anche in Nazionale, lì però era stata fatta un’altra scelta tecnica. Mi sono un po’arrabbiato, ma fa parte del gioco. Piuttosto, mi è dispiaciuto per il compagno (Soucek, ndr) che non è riuscito a segnare. Io, però, sono pronto: ho fiducia in me stesso».

PRESIDENTE. Cosa l’ha colpita di Commisso? «La sua passione, la voglia di conoscere i giocatori, di parlare con ciascuno di noi, di vedere gli allenamenti per capire come si prepara la squadra ad ogni appuntamento. Per i calciatori questo è un particolare che conta, ovvero vedere che il massimo rappresentante del club ha tanta voglia di migliorare tutto.

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Personalmente, è un ulteriore stimolo, sento ancora più responsabilità nei confronti della maglia che vesto, oltre ad avere una voglia irrefrenabile di dimostrare il mio valore». VIOLA PARK. «È una bellissima cosa, non solo per questa società, ma per il movimento del calcio italiano.

È un passo in avanti. E poi permettetemi di dire il mio punto di vista, da atleta. Quando ti trovi a cambiare realtà guardi anche questi dettagli, perché la dicono lunga sulle ambizioni del club. Sono troppo contento». ATTACCANTI.

«Ognuno ha uno stile di gioco e caratteristiche diverse e questo per noi è un vantaggio, potendo sfruttare le qualità di ciascuno al momento giusto. Luka (Jovic, ndr) è arrivato dal Real Madrid: gli manca un po’di ritmo, ma sono convinto che presto scoccherà il suo momento.

Diventerà sempre più importante per la squadra. Quando tocca il pallone lo fa nel modo giusto, sa essere pericoloso in ogni modo, col destro, col sinistro e di testa. Kouame attacca la profondità, ha tanta forza: punta i difensori.

Cabral è una via di mezzo tra Christian e Luka. Sono convinto che tutti e tre sapranno mostrare la miglior versione di se stessi». SORPRESA. Questa Fiorentina può sorprendere? «Sì. Il lavoro che stiamo portando avanti è giusto: io mi diverto tantissimo in allenamento e questo è quello che conta, il gioco mi piace e spero che la stessa sensazione possa arrivare alla gente.

Bastano pochi correttivi e ci stiamo concentrando in tale direzione».


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