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Tuttosport: La Fiorentina ha scelto Pioli e lui ha detto sì. C'è già una bozza di accordo

Il tecnico ha voglia di riprendere quel filo bruscamente interrotto con le dimissioni dell'aprile 2019

La Fiorentina ha scelto Stefano Pioli e Stefano Pioli ha detto sì al suo ritorno a Firenze per la terza volta, la seconda da allenatore dopo il biennio 2017-19 sotto la gestione dei Della Valle che poi, di lì a qualche mese, avrebbero ceduto il club a Rocco Commisso.

Così scrive Tuttosport. CONTRATTO ARABO. Per mettere nero su bianco e dare l'annuncio servirà però ancora un po', nonostante la volontà da ambo le parti di iniziare la collaborazione prima possibile. Non sono poche le questioni da affrontare e risolvere, iniziando dal contratto da 12 milioni che ancora lega il tecnico emiliano all'Al-Nassr fino al 2027 (e quindi il club arabo deve liberarlo) e dalla legge fiscale sui rientri dei lavoratori italiani dall'estero.

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Per spiegare: Pioli dovrebbe attendere i primi di luglio per mettere assieme i giorni di residenza in Arabia, sei mesi più un giorno, per usufruire del 2% di imposte sullo stipendio. Altrimenti le ripercussioni dal punto di vista delle tassazioni sarebbero alquanto onerose.

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In ogni caso, ottenute le dovute garanzie, Pioli - 60 anni il prossimo 20 ottobre - potrebbe comunque già lavorare sulla nuova Fiorentina anche restando lontano per qualche altra settimana, facendolo tramite conference call. Senza dimenticare che i contratti partono dal 1° luglio e il raduno della squadra per l'inizio della preparazione estiva è previsto al Viola Park tra il 12 e il 14 luglio.

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RIPRENDERE QUEL FILO. Riassumendo, pur essendoci ancora aspetti da definire, tra Pioli e la Fiorentina i contatti sono ben avviati tanto da esserci già una bozza di accordo. Durata e cifre? Tre stagioni (o due più opzione) a circa tre milioni di euro annui più alcuni bonus.

Ma più che l'aspetto economico in sé, accettando di tornare alla Fiorentina si tratterebbe per il tecnico di una scelta di cuore prima, di una nuova stimolante sfida professionale poi, riallacciando quel filo interrotto bruscamente il 9 aprile 2029 quando si dimise dopo la sconfitta interna con il Frosinone, lasciando la squadra al 10° posto e in semifinale di Coppa Italia.

Per adesso le due parti scaramanticamente invitano alla calma e alla riflessione, ma le porte sono schiuse e la strada ormai spianata. EQUILIBRATORE. Dopo il dietrofront improvvido e improvviso di Palladino c’è voglia da queste parti di un allenatore esperto, solido, vincente, autorevole, capace di dare equilibrio alla piazza (lui peraltro la conosce benissimo avendola frequentata anche da calciatore).

Un allenatore che ha mostrato di saper gestire contesti e momenti difficili (su tutti il dramma della scomparsa di Davide Astori il 4 marzo 2018: sul braccio Pioli porta tatuato ‘DA13’ nel ricordo del ‘suo’ capitano) e che con il suo garbo e la sua solidità caratteriale saprebbe migliorare l’ambiente, cosa di cui mai come adesso a Firenze c’è assoluta urgenza viste le turbolenze delle ultime settimane.


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