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Torreño: “Con Sousa ricordo un’atmosfera unica quando c'era la Juve. Cabral? A Basilea…”

L’ex preparatore della Fiorentina di Paulo Sousa: “Cabral potrà crescere col ritiro estivo. Che bella l’atmosfera di una gara contro la Juve a Firenze”

Parla così in vista di Fiorentina-Juventus di sabato a RadioBrunoNacho Torreño, preparatore atletico dello staff di Paulo Sousa: “Cabral, per quello che l’ho conosciuto a Basilea, è un ragazzo che mi ha sempre colpito per la sua mentalità vincente.

E’ fortissimo dal punto di vista del gioco aereo, di testa, ma anche fisicamente, ed ha un tiro da fuori molto potente. E’ un brasiliano poco brasiliano, perché ha qualche carenza tecnica, ma ha grande margine di miglioramento.

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Quando era arrivato da noi a Basilea veniva dal Brasile, e aveva delle grandi lacune tattiche, ma con Italiano penso che possa crescere moltissimo”. RITIRO. “Penso che lavorare in ritiro potrà fargli fare un salto in avanti. In Italia si lavora molto su tattica e schemi, e credo possa crescere in estate lavorando con Italiano.

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Certamente, secondo me, Cabral ha pagato un po’ anche l’essere arrivato per sostituire Vlahovic, a livello mentale non deve essere stato semplice. Non è solo un discorso tecnico o tattico, ma anche mentale. E’ arrivato a stagione in corso, da un altro paese, con tante aspettative”.

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JUVE. “La Fiorentina si gioca tutto sabato. A Firenze, quando c’ero io, ho respirato un’atmosfera unica quando c’erano le partite contro la Juventus, e sono convinto che la Fiorentina darà tutto contro un rivale storico per entrare in Europa.

Ricordo con Sousa che quando si avvicinava la partita contro la Juve non si doveva fare granché, perché c’erano giocatori di grandissima esperienza che sapevano cosa voleva dire giocare partite come quella. Forse con i più giovani…ma un compito dello staff e dell’ambiente dovrebbe essere cercare di ‘normalizzare’ tali eventi, perché sennò la pressione può essere un peso.

Negli allenamenti con Sousa facevamo anche divertire i giocatori in campo, in settimana, e i giocatori venivano ad allenarsi con grande voglia di far bene, lavorando ma divertendosi. E’ inutile far correre i calciatori 1 ora in allenamento senza la palla, è controproducente”.


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