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Incassa e risponde: la rivincita di King Arthur, il brasiliano che non molla

Jovic si era confermato un'altra volta da titolare, ma Cabral non si è perso d'animo: è entrato, ha procurato un rosso e ha segnato il gol da tre punti

Jovic ormai intoccabile? Ok, andate a dirlo a Cabral che magari sarà un centravanti diverso e con un curriculum meno ingombrante rispetto al serbo, ma quanto a carattere e voglia di combattere non ha niente da invidiare a nessuno.

Cabral, racconta chi lo conosce bene, è fatto così: sta al suo posto, incassa richiami, critiche e pressioni, ma poi punta forte sull’occasione che in qualche modo gli si ripresenterà. Un mix di fato e carattere, eccolo il carattere brasiliano di King Arthur, scrive La Nazione.

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DECISIVO. Ieri, quando Italiano ha deciso che Jovic pur con tanto impegno era di nuovo tornato meno cattivo delle ultime prestazioni, ha deciso che nell’ultimo quarto d’ora il cuore di Cabral avrebbe potuto raccontare qualcosa di importante.

E di prezioso. Re Artù ha risolto la trasferta di Spezia. Prima beccandosi un calcione da Nikolaou e portando di fatto la Fiorentina in superiorità numerica, poi, quando ormai ci si dirigeva verso il fischio finale, battendo Dragowski.

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Tre punti che servivano alla Fiorentina per portarsi a casa una vittoria scacciacrisi che vale oro.


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