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Iachini: "Bernabè è un regista. Sono stato io a metterlo davanti alla difesa. Pioli una garanzia"

L'ex tecnico gigliato: "Gudmundsson? Nessuno può valorizzarlo più di Pioli. Stefano è una garanzia"

L'ex allenatore viola Beppe Iachini è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno. Queste le sue dichiarazioni: "Pioli alla Fiorentina? Sia io che Stefano siamo stati tanti anni a Firenze, sia da calciatori che da allenatori. Io ho beccato una parentesi difficilissima, pure per il Covid.

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Al di là di questo, il ritorno di Pioli è una garanzia. In questi ultimi anni la Fiorentina ha operato molto bene sul mercato, prendendo giocatori importanti. Ha un'ossatura di un certo tipo, chiaro che andranno assecondate le idee dell'allenatore ma sono sicuro che la società farà di tutto per fare una squadra all'altezza della situazione".

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PROFILO DI PIOLI CAMBIATO NEGLI ULTIMI ANNI. "Torna a Firenze con tanta esperienza in più e uno scudetto vinto col Milan, che è un'esperienza molto positiva. Ha un palmares importante, ma soprattutto stiamo parlando sempre di allenatori che hanno fatto la gavetta, che è molto importante.

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Oggi si danno squadre a tecnici di 30 anni, che non hanno fatto neanche un campionato di un certo tipo in altre categorie. Stefano di gavetta ne ha fatta parecchia e arriva alla Fiorentina con un gran bagaglio". KEAN. "Sicuramente Pioli farà di tutto per trattenerlo, parlando con il ragazzo.

Però quando si parla di cifre altissime per cartellino e stipendio e ci sono di mezzo gli agenti, l'allenatore può fare fino a un certo punto, ma anche la società stessa. Sono certo che la società voglia confermare Kean, perché si partirebbe già da un attaccante da doppia cifra che in una squadra può spostare gli equilibri.

Però non dipenderà né dalla Fiorentina né da Stefano. Magari arrivano a bussare alla porta squadre che hanno parametri totalmente diversi, devi solo aspettare e sperare che magari il ragazzo, per propria volontà, voglia restare ancora alla Fiorentina perché sa che qui ha la possibilità di giocare, è ben voluto, può giocarsi chance importanti anche in ambito Nazionale".

CENTROCAMPO DA RIFARE. "Tutti gli anni in tutte le squadre ci sono acquisti e cessioni, fa parte del mercato. Siamo abituati, sia noi allenatori che i calciatori. L'importante è che chi arrivi a Firenze venga con lo spirito giusto, perché la Fiorentina è una grande squadra".

BERNABÈ. "Quando l'ho conosciuto al Parma era un ragazzo che aveva incontrato qualche problematica. Appena l'ho visto allenarsi ho visto subito del talento. Mi era già successo con Sensi a Sassuolo e Bennacer a Empoli, di cambiargli il ruolo arretrandolo.

Arrivava al Parma con un altro ruolo, però ho voluto parlare con il ragazzo e gli ho pronosticato un grande sviluppo da giocatore davanti alla difesa. Ha verticalizzazione, qualità, visione di gioco, e ha anche il calcio piazzato.

Ruolo? Per me è un regista, ma l'ho anche utilizzato da interno a piede invertito. Però davanti alla difesa può dire la sua: oggi questo tipo di giocatore te lo devi un po' inventare, perché non ce ne sono molti a giro. Come fece Mazzoni con Pirlo o Inzaghi con Calhanoglu.

All'inizio lo stesso Bernabè non era così convinto, però a volte una mossa del genere può cambiarti la carriera, come successe a Bennacer". GUDMUNDSSON. "Non c'è miglior allenatore che Pioli per poter liberargli il talento. Veniamo da una scuola che dà grande importanza alla tattica, ma alla fine la differenza la fanno i giocatori, quando hai giocatori di questo tipo devi dargli anche un po' di libertà, senza ingabbiarli in compiti tattici troppo particolari".

IPOTESI VICE PIOLI. "Stefano ha già un suo staff, anche se non ha un vice ha un gruppo di lavoro ben avviato da tanti anni, persone molto capaci. Sicuramente porterà uno staff di alto livello".


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