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Di Gennaro: "Baroni per il bel calcio, Farioli gioco moderno. Ma se si sceglie un giovane..."

Le parole dell'ex viola e oggi commentatore tv sui candidati alla panchina della Fiorentina: "Motta? La pressione potrebbe metterlo in affanno"

L'ex viola Antonio Di Gennaro a La Nazione parla del casting allenatori in casa Fiorentina:«Primo, sarei felicissimo per Marco, ci conosciamo molto bene e vederlo in viola so che per lui sarebbe una grande soddisfazione. E poi...

poi le squadre di Baroni giocano un calcio buonissimo. Nella Lazio ha pagato un finale di stagione ingeneroso, ma ricordiamoci come ha gestito e fatto giocare la squadra nei primi mesi, senza dimenticare l'impresa fatta con il Verona l'anno prima».

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Dove invece la scelta Baroni non la convicerebbe? «Se è vero che la Fiorentina vuole un allenatore giovanissimo... lui ha una carta d'identità un pochino distante da questa aspettativa»FARIOLI. «Il suo gioco è molto moderno. Ama il controllo di palla e ama soprattutto dominare la partita.

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Aggredire l'avversario sul piano tattico, il suo credo è questo. E davvero non è poco».  Il difetto di Farioli? «Beh un conto è allenare e giocare come ti piace e cercare risultato in Olanda. Un altro è farlo in Italia. E' un allenatore emergente e nel nostro campionato ancora non lo si è visto lavorare.

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Sia chiara una cosa, comunque: la società se punta su Farioli deve farlo con un progetto almeno triennale, altrimenti si rischia che succeda come con Palladino». PIOLI. «E' un grande allenatore. Uno capace di gestire anche situazioni delicatissime, vedi la morte di Astori a Firenze e vedi il rilancio di un Milan che era una polveriera e che lui ha portato allo scudetto».

Dubbi? «Non è un dubbio, ma una questione molto tecnica. Deve liberarsi da accordi con il club arabo dove ha allenato nei mesi scorsi. Nel calcio, soluzioni a queste situazioni si trovano sempre, magari però, questo rischia di far andare per le lunghe la trattativa — e non è mai un vantaggio —.

E poi sono convinto che su Pioli potrà esserci una concorrenza importante». MOTTA. «Motta arriva da un anno, quello di Bologna, strepitoso e da un flop, i prime sei mesi nella Juve, altrettanto strepitoso. E' un allenatore che può fare bene se ritrova motivazioni, spazio e ambienti giusti».

Perchè, al contrario, evitare di ingaggiarlo? «Se prendi lui devi, come per Farioli, gettare basi più che per il presente, in prospettiva. E se invece la Fiorentina cerca risultati nel breve, la pressione potrebbe finire per metterlo in affanno come è stato alla Juve».

DE ROSSI. «E' un personaggio che porta grinta, idee e personalità. E poi, si torna al concetto che secondo me è alla base della scelta che dovrà fare la Fiorentina». Ovvero? «Se si vuole un tecnico giovane, gli si dovrà dare un tempo minuto di riuscita più lungo rispetto a quanto di potrà pretendere da un allenatore di esperienza».


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