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Cinque volte San Pietro, i guantoni sulla vittoria. Da Drago a Gollini, è lui il titolare

Le gerarchie ribaltate e il rinnovo a premiare il merito: Terracciano protagonista al Picco, parate decisive in almeno cinque occasioni

Sul tabellino dei marcatori non c’è scritto il suo nome, ma sul primo successo esterno della Fiorentina in campionato c’è sicuramente la sua firma. Nello spogliatoio Pietro Terracciano è chiamato San Pietro: dopo la prestazione di ieri sarà ancora più apprezzato dai suoi compagni.

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D’altronde se nel finale Cabral riesce a segnare un gol da tre punti è anche e soprattutto perché la Fiorentina rimane costantemente in partita grazie alle parate di Terracciano, almeno cinque e tutte determinanti, scrive il Corriere Fiorentino.

SEMPRE TITOLARE. Un’altra dimostrazione di sicurezza dopo che in coppa Gollini era parso invece nuovamente incerto, ulteriore conferma di una gerarchia sempre più chiara per via del diverso rendimento tra i due. «La concorrenza?

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Non ho mai avuto bisogno di stimoli per fare il mio lavoro», racconta il portiere campano a fine partita. Così di fronte all'ex compagno Dragowski, che proprio l’anno scorso s’infortunò lasciando spazio al collega diventato titolare, Terracciano conferma quella titolarità che il club ha recentemente premiato con il rinnovo di contratto fino al 2025 a 900 mila euro l’anno.

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DECISIVO. Terracciano è protagonista al Picco soprattutto con i primi interventi, a cominciare dalla prima parata (di puro istinto) che arriva sulla deviazione ravvicinata di Gyasi dopo appena un minuto di gioco. Con l’attaccante ghanese il duello si ripropone subito dopo, eppure l’estremo difensore è ancora decisivo nella parata bassa sul diagonale da due passi, senza che nemmeno un retropassaggio da brividi di Quarta gli crei troppi problemi.

Intorno alla mezzora il portiere è determinante sul colpo di testa di Nzola e non si fa sorprendere nemmeno dalla percussione sulla linea di fondo di Agudelo. Fondamentale anche la parata a metà ripresa sul tiro angolato di Strelec, ultimo intervento di una prestazione pressoché perfetta.


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