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Una rovesciata memorabile per coronare un 2025 da sogno: Mandragora, gol belli e pesanti

Otto gol e cinque assist in stagione, ma ben sei gol e quattro assist da metà febbraio. La primavera di Rolando

Forma e sostanza. Nella primavera di Rolando Mandragora non manca nulla: l’estetica dei gol, la quantità degli interventi, l’indispensabilità e la leadership, scrive il Corriere Fiorentino.
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CHE 2025! Definire memorabile il 2025 del centrocampista nativo di Napoli è esercizio particolarmente semplice: basti pensare che dal 2 febbraio — giorno di Fiorentina-Genoa 2-1 di campionato — Rolando Mandragora ha collezionato 6 gol e 4 assist in 16 partite in tutte le competizioni.

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Numeri da centrocampista d’inserimento, da realizzatore affermato. Etichette che mal si confacevano al Mandragora che fu, e che invece appaiono la naturale conseguenza di un giocatore ora in grado di trasformare le proprie iniziative in qualcosa di tangibile, statistiche alla mano.

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SPETTACOLO. Non solo, insomma, come elemento capace di farsi vedere nei cunicoli più oscuri delle partite: nelle 16 partite in questione per Mandragora è arrivato un gol o un assist ogni 132 minuti, l’equivalente di poco meno di una partita e un tempo.

Sembra fantascienza, eppure è realtà. E visto che la realtà sa essere spesso più originale della fantasia, pure quella rovesciata con cui ha insaccato il raddoppio non è apparsa l’esagerazione di uno sceneggiatore ottimista, ma una situazione coerente con l’attualità del centrocampista viola.

PESANTI. Le reti di Mandragora vanno anche pesate: basti pensare all’1-0 con il Panathinaikos nella gara di ritorno degli ottavi di Conference, con i viola chiamati a rimontare la sconfitta dell’andata, il 2-0 con la Juventus nel match del Franchi, fino ai due sigilli con il Celje e al gol di ieri.

In stagione, nelle otto partite in cui è andato a segno, la Fiorentina ha perso solo una volta (a San Siro con l’Inter) collezionando poi 5 vittorie e 2 pareggi in tutte le competizioni.


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