Una (doppia) sfida che vale presente e futuro: non basta la Viola anti-Cremonese

Il playoff contro il Twente vale una stagione: in ballo il percorso di crescita. Ma la Fiorentina dovrà migliorare rispetto all'esordio in campionato

Il valore di questa partita, e di quella del ritorno, è presto detto: una stagione. Senza se e senza ma. La Fiorentina dentro la Coppa, seppure la terza come rilievo europeo, significa un’altra promozione per i viola e il loro allenatore, senza la Coppa si ferma la crescita, si rallenta e si oscura l’idea del futuro, con tutto quello che ne potrebbe conseguire come riflessi sul campionato.

Il problema è che capita un avversario tosto, già pronto sotto il profilo del gioco e della condizione. Il Twente ha corsa e resistenza, finora ha vinto 4 volte nelle prime 4 partite ufficiali e ha segnato 11 gol, quasi 3 a partita fra campionato e preliminare di Conference League.

Per eliminare gli olandesi non può bastare la Fiorentina vista contro la Cremonese, ci vuole qualcosa di più, in alcuni casi molto di più. Così scrive il Corriere dello Sport - Stadio. MIGLIORARE. Terracciano dovrà evitare di farsi sorprendere come è successo a Gollini sull’angolo di Buonaiuto, Quarta dovrà essere più concentrato dentro e fuori dall'area.

A destra, specie se giocherà Dodô, servirà più spinta. Il centravanti: quando la prima punta fa gol, non è mai una buona idea toglierla nella gara successiva. Jovic ha segnato al debutto in A, pur denunciando una forma non certo ottimale.

I cambi: domenica Italiano è intervenuto in partita con colpevole ritardo, dopo che Alvini aveva risistemato bene la sua squadra. In questa partita, contro un’avversaria che sta meglio dei viola sul piano fisico e atletico, c’è estremo bisogno di rinfrescare per tempo la squadra.