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Repubblica - Strappo tifosi-Commisso: oltre agli investimenti chiesto il cambio di ds e allenatore

Per la prima volta anche il presidente è stato contestato dalla curva

Ore 21.20 circa di domenica sera, la Fiorentina sta conducendo nel primo tempo con il Bologna per 1-0 grazie alla rete di Fabiano Parisi, un risultato che tiene i viola attaccati alla rincorsa all’Europa. Dalla curva Fiesole — in Ferrovia — si alza uno striscione, l’ennesimo di una serata di contestazione: «Finta ambizione, fuori dalle p…e se questa è la vostra dimensione», corredato da un coro esplicativo «Rocco Commisso devi spendere spendere, ma come vinci senza spendere?».

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Ecco in quel preciso momento si segna lo strappo tra il tifo più caldo e la proprietà e il limite degli avvertimenti passa a uno scenario di aut aut mai visto in precedenza nei sei anni della gestione Commisso. Scrive La Repubblica.

Il presidente pur non nominato direttamente viene tirato in ballo dagli ultras, con toni meno concilianti rispetto al passato ma con un appello forte, sfociato nell’ultima gara interna della stagione. Un appello non casuale, un invito che parte da lontano.

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L’estate scorsa, a maggio, dopo la lacerante sconfitta nella finale di Conference League ad Atene contro l’Olympiacos la Fiesole si era rivolta a Commisso chiedendo risposte. […] Un anno dopo per la curva la situazione non è cambiata, anzi.

In sostanza per gli ultras la gestione Commisso è arrivata a un punto di non ritorno e per la prima volta i tifosi hanno invitato il presidente, con parole dure, a cambiare la rotta o farsi da parte. Gli ultras hanno sempre sostenuto la squadra, anche nelle fasi più critiche del campionato, non hanno mai preso posizione sul mercato, ma alla fine della stagione, con Conference e Coppa Italia sfumate e con un campionato in cui il miglioramento rispetto a un anno fa non è stato raggiunto, è stato ritenuto necessario intervenire, con fermezza e con un monito per il futuro.

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I tifosi chiedono a Commisso un cambio drastico, sia nella dirigenza che nella direzione tecnica. Lo striscione «Palladino-Pradé coppia perdente, sparite per il bene della nostra gente» e i cori contro direttore sportivo e allenatore, con toni diversi, sanciscono per il tifo più caldo l’esatta divisione delle responsabilità per la stagione deludente e la richiesta di un cambio di passo.

Se Commisso deciderà di ripartire con le stesse facce il clima in curva non sarà semplice, a meno di investimenti clamorosi sul mercato e un’effettiva campagna rafforzamenti su cui però la fiducia è ai minimi termini. Intanto il giorno seguente alla contestazione è scorso via nel silenzio da parte della società.

Nel post partita soltanto Palladino aveva commentato i cori, mentre Pradé non era intervenuto come altre volte ai canali ufficiali. Ieri sui social la Fiorentina ha diffuso un video riepilogativo della partita con il Bologna e dell’anno al Franchi, con tante inquadrature sui tifosi e sulla curva.

Ovviamente senza striscioni.


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