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Pioli riparte dal 3-5-2: in 500 al primo allenamento a porte aperte

Il tecnico incita Kean e compagni, è sempre nel vivo degli esercizi. E in partitella il primo gol è di Gudmundsson

Il bambino con addosso la maglia, più grande di almeno una taglia, di Gudmundsson. La corsa per accaparrarsi quella di Kean, il nome più invocato e il più richiesto nello store del Viola Park. E poi ancora le divise personalizzate, giovani coppie, gruppi di amici e amiche, tifosi di ogni età: il popolo gigliato nella sua eterogeneità ha risposto presente — nell’ordine delle 500 unità — al primo allenamento a porte aperte della Fiorentina, scrive il Corriere Fiorentino.

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FORZA MOISE. Una leggera brezza, utile a lenire gli oltre trenta gradi percepiti al centro sportivo del club viola, alle 18.30 in punto ha accolto giocatori, staff tecnico e appassionati in quello che, dopo i test di lunedì e la festa del Viola Carpet, ha rappresentato la prima occasione per un abbraccio reciproco.

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Pioli prima della seduta si è peraltro a lungo fermato a per autografi e foto nell’area Village dedicata a bambini e ragazzi. Applausi e cori dedicati poi a Dodo e Kean. Pioli ha poi diviso la squadra in gruppi, gestiti da Tarozzi e dagli altri componenti dello staff, per la cura della tecnica individuale.

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In tal senso si è sentito chiaramente un «forza Moise» pronunciato da Pioli, con applauso d’incitamento al seguito, mentre l’attaccante raggiungeva una delle postazioni di lavoro, e in generale non sono mancati da parte dello stesso mister richiami e sottolineature ai giocatori in tutte le fasi della seduta, sfruttando la naturale empatia e attenzione al rapporto umano da sempre riconosciutagli.

A 3. Poi è arrivato il momento della partitella a campo ridotto — 11 contro 11 — e dei primi highlights: il primo gol, siglato dal dischetto da Gudmundsson,i primi sprazzi di 3-5-2, schierato da ambo le parti con la coppia Dzeko-Beltran opposta a Gudmundsson-Kean in attacco, e anche i primi contrasti, come quello di Valentini su Kean che, per qualche secondo, ha visto l’attaccante della Nazionale a terra, salvo poi rialzarsi senza conseguenze.

Pioli ha osservato ogni istante da posizione ravvicinata, chiamando movimenti senza palla e letture.


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