Milenkovic concentrato sulla Fiorentina. Il suo futuro entro una settimana

Il centrale serbo in questi giorni in Austria lavora come sempre: è concentratissimo. I dirigenti faranno il punto della situazione con Ramadani prima della Spagna

Milenkovic scherza con i compagni, sorride e firma autografi ai 4-5 tifosi presenti ogni giorno nel ritiro austriaco viola. Chiede sogghignando più gol ad Ikonè, cura al dettaglio il proprio incredibile fisico immergendosi nel ghiaccio, passa molto tempo con i connazionali presenti nella Viola: da Nastasic a Terzic passando per il nuovo centravanti Luka Jovic.

Insomma Milenkovic fa il Milenkovic, almeno visto da fuori, iniziando con la consueta quasi maniacale professionalità la sesta stagione alla Fiorentina. Quello che passa dentro questo ragazzone del ’97 però, non è dato saperlo.

Una cosa è certa: entro il prossimo weekend sarà molto più chiaro il futuro del centrale serbo visto che il club di Commisso non può permettersi di andare troppo in là senza sapere cosa sarà della propria colonna difensiva. Così scrive La Gazzetta dello Sport.

RAMADANI. Durante i giorni di Salisburgo la Fiorentina si aspetta ulteriori lumi dall’agente del difensore, Fali Ramadani, che in questi giorni raccoglierà ulteriori indicazioni dai club interessati prima di incontrare nuovamente i dirigenti viola portando (o non portando) proposte ufficiali (base d’asta tra i 15 ed i 20 milioni di euro).

Prima della partenza per Siviglia programmata il 5 agosto (il 6 è in calendario un’amichevole contro il Betis), gli uomini mercato vorrebbero capire cosa accadrà. Partita apertissima perché Milenkovic adora Firenze, gli piace tutto della Fiorentina e con Italiano il rapporto è speciale.

La tentazione di restare nella squadra più forte allestita negli ultimi anni è forte. Ma pari a quella di accettare la corte di una top che giocherà la Champions League. CONTRATTO. Qualora Milenkovic dovesse rimanere, servirà eventualmente parlare di rinnovo di contratto, considerata l’attuale scadenza fissata nel 2023.

Una cosa è certa. Italiano gradirebbe contare ancora su di lui.