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Kean e sempre Kean: il centravanti insostituibile. Fiducia totale, promessa mantenuta da inizio stagione

I gol e la lotta su ogni pallone, girano tutti là davanti ma Moise non si tocca. La scelta di non prendere un vice e la risposta della punta

Impossibile rinunciare a Moise. Ai suoi gol e a quella lotta perenne su ogni pallone. Dall’inizio della stagione Kean ha sforato abbondantemente i tremila minuti, ha portato gol, ha esultato e mostrato i muscoli, diventando uno dei protagonistiindiscussi della Serie A e del calcio internazionale.

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Dietro a lui c’è un lavoro di squadra, ma con un finalizzatore così ogni sogno è ancora aperto. La vittoria della Conference League, un piazzamento in Europa attraverso il campionato, e un finale in crescendo. Così scrive La Gazzetta dello Sport.

PROTAGONISTA. A Cagliari domani pomeriggio guiderà di nuovo l’attacco con la voglia di trascinare i compagni verso i tre punti. La Fiorentina ha conquistato una sola vittoria in trasferta in campionato nel 2025, contro la Lazio, ma ha vinto in Slovenia dieci giorni fa in Conference con il Celje.

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Fino ad ora Kean è sceso in campo 39 volte e ha segnato 23 gol, considerando tutte le competizioni. Delle 29 presenze in A, in 28 è stato titolare e di queste per ben 20 è rimasto in campo per gli interi novanta minuti più recupero.

L’unica volta che è subentrato in campionato è stato proprio con il Cagliari all’andata, mentre in Conference era stato risparmiato soprattutto nella fase a gironi, ma dagli ottavi è diventato protagonista pure in Coppa, con l’eccezione di Celje (giocò Zaniolo) dove è entrato solo nel finale.

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Intorno a lui in stagione sono ruotati, in moduli differenti, diversi giocatori, Ikoné, Sottil, Kouame e Colpani all’inizio, poi Beltran e Gudmundsson. E poi c’e Zaniolo che è chiamato a diventare importante nell’ultima parte della stagione, come ha detto Palladino, ma che fino ad ora non ha inciso come avrebbe voluto.

SEMPRE TITOLARE. Invece Moise Kean ha sforato ogni obiettivo, perfino la ventina di gol di cui avevano parlato lui e l’allenatore come traguardo all’inizio della stagione. L’attaccante è andato oltre. Palladino gli ha dato una fiducia totale, stessa cosa che ha fatto la società, in una scelta condivisa fra le parti di non comprare e aggiungere altri centravanti in rosa.

Tutto perfetto, pochissime assenze e una promessa mantenuta: giocare sempre. Ecco perché adesso non deve sorprendere il suo essere inamovibile e insostituibile, perché era esattamente l’intenzione di inizio campionato e potrebbe perfino essere uno dei motivi su cui far leva per cercare di trattenerlo a Firenze la prossima stagione.

Centralità nel progetto, ambizioni della società e un ingaggio da far schizzare verso l’alto. Questi gli argomenti di Commisso che ci parlerà prima di Cagliari. Poi ovviamente dipenderà dalla volontà del centravanti.


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