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Italiano, esordio in Europa alla 243esima panchina. La Viola si affida al gioco

Poca esperienza per i giocatori in campo europeo, il Twente sembra più in forma: stasera niente cali di concentrazione. Ma la stella polare sarà ancora il gioco

Quella di stasera è la panchina numero 243 per Italiano, che ha iniziato la carriera in Serie D nella Vigontina: era il 2016 e in sei anni il tecnico è arrivato fino all’Europa passando dalla Serie C, dalla Serie B e sbarcando in A con lo Spezia.

Un po’ di emozione stasera sarà comprensibile: «Sicuramente ci sarà. Ma al fischio iniziale l’emozione deve passare. L’anno scorso abbiamo dato il massimo per raggiungere questo traguardo e adesso dobbiamo meritarci la qualificazione alla fase a gironi».

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Così scrive La Gazzetta dello Sport. IL GIOCO. Servirà una Fiorentinapiù concentrata rispetto a quella vista contro la Cremonese: domenica scorso la Viola ha rallentato quando si è trovata in vantaggio di un gol e di un uomo, complicandosi la partita. Con il Twente non sono ammessi cali di attenzione e soprattutto la palla dovrà scorrere più fluida, con le mezzali pronte e sostenere le ali e il centravanti nell’attacco alla porta olandese.

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Non sono tanti i giocatori viola con esperienza nelle coppe: Biraghi, Bonaventura e Amrabat (come Nastasic e Ikonè che andranno in panchina) hanno collezionato una manciata di presenze, qualcosa in più per Jovic e Cabral. Ma, come sempre, sarà il gioco la stella polare della Fiorentina.

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Un anno fa Italiano ha impostato un progetto nuovo e i risultati sono arrivati in fretta. E’ il momento di proseguire sulla stessa strada. Una strada europea.


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