Dodo prova a sorridere, ma aspetta una telefonata. Futuro in tre settimane

Il terzino brasiliano si aspettava una chiamata dalla società per in rinnovo del contratto, che ancora non è arrivata

Il sorriso non lo ha perso nemmeno dopo la batosta di giovedì contro il Betis. Umore sotto i tacchi, ma la tristezza non rientra nello stile di vita di Dodo, scrive La Nazione, che ha fatto di tutto pur di esserci dopo l’operazione d’appendicite dello scorso 25 aprile.

Empaticamente difficile non rimanere affascinati dalla sua allegria, oggettivamente per larghi tratti della stagione è stato un fattore anche livello tecnico. Quel che Palladino spera possa tornare nelle prossime tre partite, a cominciare da quella fondamentale di questa sera in casa del Venezia.

Senza Kean, ma con Dodo. Che di certo non sarà al cento per cento fisicamente, ma è sempre uno degli ultimi ad alzare bandiera bianca. FUTURO INCERTO. Sul piano dei singoli sono diversi gli elementi ancora con il futuro incerto.

A ben vedere fra questi c’è anche lo stesso Dodo, oggettivamente scontento del fatto che dalla società nessuno si sia fatto avanti per proporgli un rinnovo del contratto, attualmente in scadenza nel 2027. Lo stipendio del terzino è fermo al milione e mezzo (più o meno a metà ‘classifica’ nello spogliatoio), lontano dai 2,2 dei big come Kean e Gud.

Il brasiliano si aspettava una chiamata per un adeguamento (ritocco verso l’alto e allungamento) nei mesi scorsi. Telefonata però mai arrivata. Possibile che Pradè e Ferrari abbiano rimandato ogni tipo di discorso a fine stagione e solo allora potremo realmente misurare il termometro delle sensazioni.

Ipotizzabile anche l’intervento diretto di Rocco Commisso. I due hanno un ottimo rapporto personale, sulla sua agenda quando tornerà a Firenze ci sarà sicuramente anche questo argomento da affrontare. Di certo c’è che i top club europei monitorano la situazione.

Fa parte del gioco.