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Da Jack a Barak, l'importanza del trequartista. Ma Fiorentina grande a metà anche stavolta

Gioco, occasioni e pochi gol: troppi sprechi davanti, il Milan andava colpito e affondato. Invece resta l'ennesimo rimpianto

Chiudere il 2022 con una beffa del genere, dopo aver giocato alla pari con il Milan a San Siro produce due sentimenti opposti, ma di uguale intensità: delusione e rammarico per le occasioni da gol non sfruttate, altrettanta consapevolezza nei propri mezzi che servirà per assalire il nuovo anno cercando di prendersi, magari già a gennaio contro la Roma o la Lazio, il primo successo contro una big.
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Anche a Milano, comunque, l’opportunità di portar via i tre punti è stata accarezzata più di una volta, scrive il Corriere Fiorentino. L'IMPORTANZA DEL TREQUARTISTA. Andata in svantaggio, infatti, la Fiorentina ha messo sotto i rossoneri, dominando a fine primo tempo, tutte le statistiche sui tiri e sui passaggi.

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Poi alla mezzora è arrivato il gol di Barak, che fa il paio con gli ultimi di Bonaventura, a ribadire l’importanza di un quarto uomo in attacco: il trequartista. E se ne fosse arrivato anche un altro di gol non ci sarebbe stato niente di strano, visto che Biraghi ha pure colpito un palo.

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POCHI GOL. Il Milan, in difficoltà e non nella sua miglior versione, era la vittima perfetta da pungere. Ma è proprio questo il punto: la difficoltà di pungere (con i gol) che ha caratterizzato questi mesi della Fiorentina. C’è stata sfortuna in alcune serate, compresa quella di ieri a San Siro, ma anche poco cinismo.

Con le squadre spaccate in due alla caccia del gol della vittoria, Ikoné e compagni hanno gettato al vento tre o quattro ripartenze che potevano permettere di vincere la gara.


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