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Corriere Fiorentino: "La lezione olandese anche per la UEFA"

"Resta il dubbio che se certe scene, fossero accadute in uno stadio italiano, avrebbero provocato reazioni più che indignate", scrive Poesio sul Corriere Fiorentino

Ernesto Poesio, sulle colonne del Corriere Fiorentino, fa il punto sulla trasferta olandese della Fiorentina. Trasferta che non solo ha regalato il ritorno in Europa ai viola, ma che è stata anche caratterizzata dagli scontri tra ultras olandesi e fiorentini.

"Cinque anni e 98 minuti di sofferenza fino all’ultimo secondo. La Fiorentina torna in Europa e dovrà ricordarsi di erigere una statua a Pietro Terracciano. Ma a Enschede, in Olanda, è successo di tutto. E molto di quello che si è visto [...] ha avuto poco a che fare con il calcio e con il tanto sbandierato fair play che da anni la UEFA porta avanti con alterne fortune.

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Perché vanno bene il clima infuocato e la passione dei tifosi, molto meno dichiarazioni come quelle del tecnico Jans che da giorni ha fatto di tutto per esacerbare gli animi. Con il risultato di una vigilia violenta con gli scontri fra tifoserie e con una partita che si è giocata più sui nervi che sulle qualità degli uomini in campo.

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Provocazioni continue, bicchieri lanciati dagli spalti e tutto il repertorio di quello che il calcio a questi livelli non dovrebbe mai mostrare.

[...] La squadra di Italiano ha dovuto prima di tutto reggere sotto l’aspetto nervoso per non cadere nel tranello teso dagli olandesi.

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Ma è proprio da situazioni come queste che le squadre acquistano consapevolezza e rafforzano quel sentimento di gruppo che nell’arco di una stagione rappresenta un’arma in più. Di nuovo in Europa, dunque, nella speranza che le prossime trasferte possano rappresentare momenti di festa e di sport, sia per i giocatori che per i tifosi al seguito.

Purtroppo, negli ultimi anni, sono stati tanti gli episodi di violenza che hanno fatto da contorno alle competizioni europee. E molto (troppo) spesso protagonisti sono state proprio le tifoserie dei paesi del Nord, tante volte portati forse con troppa superficialità per esempio di civiltà e di sportività.

L’impressione con cui la Fiorentina e i suoi tifosi sono ripartiti dall’Olanda è certamente diversa. E resta il dubbio che se certe scene, fossero accadute in uno stadio italiano, avrebbero provocato reazioni più che indignate.

[...]

Anche per questo la presenza dei club italiani in Europa è importante. La Fiorentina da ieri è di nuovo di diritto al tavolo della UEFA. Da cui provare a far sentire la propria voce. L’impressione è che ce ne sia davvero bisogno".


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