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Commisso in pressing su Kean: tra maxi plusvalenza, ambizioni e nuovo contratto. Occhio all'Arsenal

Il patron parlerà con Moise a Cagliari, vuole convincerlo a restare con nuovo ingaggio e squadra competitiva

Il pressing è iniziato. Con cautela, con delicatezza. Ma è iniziato. Rocco Commisso ha parlato due volte di Moise Kean e di quella clausola rescissoria da 52 milioni che lo può liberare nelle prime due settimane di luglio. In entrambe le occasioni ha spiegato che intende parlare con l’attaccante a Cagliari, prima del match, scrive Il Corriere dello Sport - Stadio.

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IN MANO A KEAN. «Speriamo che voglia restare visto che sta molto bene a Firenze. Un giorno ci parlo io e vediamo se lo convinco», aveva detto il patron pochi giorni fa. Il concetto ha una sola interpretazione: il destino di Kean è in mano allo stesso giocatore e al suo manager, Alessandro Lucci.

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Che in estate avevano chiesto e ottenuto l’inserimento nel contratto della famosa clausola. Altissima se consideriamo quello che Moise (non) aveva fatto nel 2023-2024. LO SCENARIO. La società viola sa di dover attendere la decisione di Moise, così come per David De Gea: la volontà dei giocatori, in entrambi i casi, sarà decisiva e verrà rispettata.

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Sull’attaccante, ad oggi ci sono tanti rumors ma al momento poche tracce chiare sul mercato. C’è un interessamento dell’Arsenal, che segue Kean dall’inizio della stagione. Il nuovo direttore sportivo dei Gunners è Andrea Berta, che aveva pensato a lui anche quando lavorava all’Atletico Madrid, prima che il bomber finisse alla Fiorentina.

Poi si è parlato del Milan, di altri potenziali club di Premier. Ma i giochi sono ancora da fare. LA CONTROPROPOSTA. Ad oggi Kean è legato ai viola da un contratto che scadrà nel 2029, il suo ingaggio si aggira sui 2,2 milioni netti a stagione ed è stato pagato 13 milioni più premi variabili fino a un massimo di 5 milioni.

La Fiorentina ha davanti a sé una plusvalenza storica da 34 milioni, ma ha anche l’esigenza, tecnica e ambientale, di dare continuità al nuovo corso del dopo Italiano iniziato l’estate scorsa. Commisso punterà prima di tutto sul sentimento: Firenze ha accolto Kean e lo ha rilanciato, questa è casa sua, è un connubio finora perfetto.

E allora perché separarsi? Poi ci sarà anche la questione motivazionale: il prossimo sarà l’anno del Mondiale, Kean ha trovato la sua dimensione adeguata con la maglia viola e continuare a vestirla potrebbe dargli ulteriore forza per vivere da grande protagonista la fase di qualificazione e poi (speriamo...) la fase finale.

GARANZIE TECNICHE. Ma la Fiorentina dovrà avere la certezza di giocare le coppe europee anche la prossima stagione e dovrà dare delle garanzie tecniche a Kean: una squadra ancora più competitiva, più solida. Poi c’è la questione dell’ingaggio da rinforzare.

In passato, Commisso è arrivato a dare 4 milioni a Ribery e aveva tentato Vlahovic, già proiettato verso la Juve, con un’offerta da 18 milioni in quattro stagioni. Quando vuole, la Fiorentina supera certi parametri economici: Kean vale una mossa simile.

Commisso seguirà i viola a Cagliari e poi in casa con l’Empoli prima di ripartire per gli Usa: potrebbero essere giorni importanti.


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