×

Scalata Europa, la salita più dura. Ma la Fiorentina è pronta a ripartire

Esame in casa del Milan capolista dopo due sconfitte: è il momento della verità a 4 giornate dalla fine

E’ un periodo mentalmente complesso fra vecchie clausole, recenti pranzi chiarificatori e inattese sconfitte. Sono soprattutto queste ultime che preoccupano Italiano. Il quale insieme a tutto il gruppo viola si considera sull’orlo di un’impresa dopo essersela intestata per piazzamento costante nelle zone medio-alte.

sponsored

Scrive La Nazione. E’ la dimensione di questo «orlo» che deve essere tenuta sotto controllo. Perché Salernitana e Udinese hanno restituito l’immagine di una Fiorentina molto più fragile e orizzontale rispetto a quando il gruppo sembrava in crescita per consapevolezza e confidenza con gli automatismi.

sponsored

Poi dalla semifinale contro la Juve un calo generale e alcuni errori individuali che possono capitare. Specie dopo una stagione vissuta sempre alla massima concentrazione. E' un peccato che facciano la differenza ora, quando i risultati sono davvero decisivi.

E poi ancora lo stallo dei giocatori che dovrebbero aggiungere qualità nell’uno contro uno

Tutto questo messo insieme ha complicato la vita. E ora il calendario – bisogna ammetterlo – è parecchio in salita per i viola. Stasera a casa del Milan capolista, poi a Firenze la Roma prima di traslocare a Marassi con la Sampdoria.

sponsored

E infine la chiusura con la Juventus al Franchi. Quanti punti serviranno per l’Europa? Meglio non fare calcoli e vivere una partita alla volta. Anche perché i pronostici contro le squadre tranquille in classifica (come l’Udinese) possono trasformarsi in uno 0-4, anziché in un 4-0.

La Fiorentina è chiamata anche a far funzionare meglio la sua testa. E non sarà semplice contro una squadra forte come il Milan che ha una delle catene di sinistra più forti del calcio: Theo Hernandez e Leao. Con gente così è dura prendere le misure.

E la Fiorentina su quella fascia risponderà con Venuti insieme a Gonzalez. Italiano ieri ricordava anche il gran numero di tiri verso la porta nelle ultime partite (40 per un gol). Ricordando che all’andata contro il Milan ci fu il trionfo viola del cinismo: 5 tiri, 4 gol.

Basterebbe anche meno, oggi pomeriggio.


Lascia un commento