Nel triangolare occhi su Ikonè e Cabral: uno sembra rinato, l'altro non trova la svolta

Dirigenza al completo oggi a Bucarest, per la sfida contro la Rapid e il Borussia Dortmund. Anche Barak deve dare di più

Gemelli diversi. Nel doppio test di Bucarest in programma oggi (60’ col Borussia Dortmund ed altrettanti contro il Rapid), occhi puntati come spesso accade in casa viola sull’attacco. Con Jovic a riposo post Mondiale (tornerà fra un paio di giorni a disposizione) e la coppia Sottil-Gonzalez ancora ai box per un po’, attenzione mirata ai movimenti, e possibilmente ai gol, di Cabral ed Ikoné.

Arrivati insieme a gennaio scorso, hanno sofferto un periodo di adattamento: periodo che per Ikoné sembra terminato visto quanto gas ha messo nelle ultime uscite prima della sosta. Ma che pare interminabile per il 9 brasiliano in cerca di una luce che si è accesa di rado da quando veste il viola.

Poco conta che non abbia segnato nei 13 gol complessivi che la Fiorentina ha rifilato ad Arezzo ed Always Ready nelle prime due uscite. Sarebbe più soddisfacente invece, nei test maggiormente probanti come l’International Cup di oggi, vedere il brasiliano crescere in tutte le fasi.

Così scrive La Gazzetta dello Sport. POSTO GIUSTO. Testa sbloccata invece per Ikone, che a Firenze comincia a sentirsi nel posto giusto. Davanti ai dirigenti viola, in Romania ci saranno tutti, il francese vuol continuare a far divertire dimostrando che il percorso da ora è in discesa.

Davanti, poi, si vedranno anche gli altri. Da Saponara a Kouame passando per Bonaventura e Barak. Altro giocatore, il ceco, da cui i viola si aspettando di più.