La difesa che non ti aspetti: sicura, aggressiva e tecnica. Tra la rivincita di Pongracic e la solidità di Marì

Il muro della Fiorentina, che ha lasciato a secco Atalanta e Juventus. E' la 5° difesa del campionato per rendimento

La rivincita della difesa operaia. Kean è luce ed il rendimento del centravanti comincia a scomodare paragoni con i grandi del passato, ma non troppo nell’ombra là dietro c’è una retroguardia che sta reggendo l’urto consentendo ai talenti più in avanti di splendere.

Così scrive La Repubblica. 5° DIFESA. La Fiorentina in generale è la quinta difesa del campionato con 30 gol subiti in altrettante partite con una media di reti subite a gara piuttosto semplice da calcolare. Meglio hanno fatto Napoli ( la migliore a 24), Inter, Juventus ed Atalanta.

La Roma ha lo stesso score viola. Domenica la squadra di Gasperini non è mai riuscita a calciare una volta nello specchio della porta. Era successo appena quattro volte negli ultimi sei anni. E anche la Juve non è riuscita sostanzialmente a rendersi mai pericolosa.

SINGOLI IN EVIDENZA. Pongracic sta finalmente facendo vedere cosa ha convinto i viola a spendere 15 milioni abbondanti per il centrale. Senso del tempo e della posizione, fisicità, letture. Ma anche tecnica: con passaggi in verticale e qualche discesa palla al piede che aiutano a saltare la prima linea, nel calcio moderno una delle pochissime cose che crea spazi dove poter far male.

Ora Pongracic è un punto di forza, tanto da aver relegato in panchina Comuzzo, potenziale campioncino della difesa già in Nazionale ed osservato speciale delle big. E se Ranieri incarna lo spirito della battaglia, Pablo Marì ci ha messo davvero poco a diventare la guida della retroguardia.

È chiaramente il più adatto ( forse l’unico) a ricoprire il ruolo di centrale dei tre, fortissimo in marcatura e nello stacco di testa. Il punto debole è la difesa in campo aperto, per questo il sistema di gioco di Palladino, che ne ha caldeggiato l’acquisto, è l’habitat perfetto per lui.