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Il nuovo 3-5-2, qualità in mezzo e un Gud più libero: le carte per San Siro. Dodo pronto al duello di velocità

Rispetto all'andata una Fiorentina diversa, anche nell'atteggiamento: altra cosa rispetto all'ultima a San Siro (contro l'Inter)

Lo ha sempre richiesto a parole Raffaele Palladino: una Fiorentina camaleontica, come dice lui, capace di cambiare a seconda delle situazioni. Concetto assimilato eccome in quest'ultimo periodo, con la sua squadra che sembra aver mutato pelle.

Pensiamo alla sfida d'andata contro il Milan: viola con blocco basso e ripartenze, a colpire di rimessa - nel vero senso della parola visto che l'1-0 arriva su una rimessa laterale battuta veloce al guizzo di Yacine Adli, mentre il 2-1 definitivo lo sigla Gudmundsson in ripartenza letale -.

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Sei mesi dopo, a campi invertiti, Milan-Fiorentina sarà tutto un altro spettacolo, scrive Il Corriere dello Sport - Stadio. ATTEGGIAMENTO. Si potrebbe dire che sfidare il Milan, in questo momento, sia l'ideale per una Fiorentina che si è dimostrata particolarmente a suo agio con le big: ha battuto sei delle prime otto in classifica (Napoli e Bologna escluse), ma quasi tutti gli scalpi importanti sono arrivati in casa (una sola vittoria contro una diretta concorrente all'Europa, la Lazio, lontano dal Franchi).

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Per questo servirà un altro atteggiamento, quello visto nelle ultime uscite: una Viola meno attendista, che tende a speculare meno e a giocare di più. Tutto il contrario, ad esempio, rispetto a quanto visto nell'ultima visita a San Siro (la sconfitta per 2-1 subita dall'Inter due mesi fa, una gara in cui Palladino, che ancora non aveva potuto lavorare con i tanti acquisti del mercato di riparazione, pensò soprattutto a non prenderle).

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CHIAVI. Avanti tutta con la nuova pelle dei viola: e quindi 3-5-2, con un trio centrale composto da Pongracic, Pablo Marì e Ranieri, sempre più complementare, e un terzetto di centrocampo di palleggio. Tre potenziali play, Mandragora, Cataldi, Fagioli, che hanno fatto aumentare di molto qualità e quantità del possesso.

Rispetto all'andata cambierà quindi molto, probabilmente non la coppia d'attacco. Ancora Moise Kean e Albert Gudmundsson, quest'ultimo però con licenze ben diverse. A ottobre contro il Milan, quando trovò il primo gol su azione a Firenze, l'islandese era incastonato in un 4-2-3-1 in cui doveva dividersi i palloni da rifinire con Colpani; da qualche settimana a questa parte Gud ha fatto un passo indietro, nel senso che è tornato ai compiti che svolgeva a Genoa, nel vecchio 3-5-2 in cui sulla carta parte seconda punta, in pratica ha piena libertà di abbassarsi sulla linea dei centrocampisti per lasciare Kean al duello coi difensori avversari.

DUELLO. La gara si deciderà soprattutto su un lato, quello destro della Fiorentina, sinistro del Milan. Da quella parte, se Conceiçao riproporrà il binario Theo-Leao, per Dodo si prospetta una serata con la quinta marcia sempre inserita.

Non è una novità, per il brasiliano, il duello con Leao: un anno fa, al Franchi, fu travolto da una super prestazione del dieci, all'andata invece, nonostante un giallo a carico dopo pochi minuti, resse l'urto in maniera eccellente.


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