I limiti dell'attacco: (quasi) mai più di un gol segnato. Se la difesa cede sono guai

Ieri Ikonè e Gonzalez di nuovo impalpabili, si è salvato solo Saponara. Cabral alla ricerca dei giusti movimenti, Piatek a secco

Una fase offensiva di nuovo troppo sterile, ormai limitata spesso a fermarsi ad un unico gol a partita: non sempre è sufficiente a garantire i tre punti in palio. Dalla trasferta di La Spezia, a metà febbraio, la Fiorentinanon è più riuscita ad andare in gol almeno due volte, limitandosi a un’unica realizzazione in 8 delle ultime 9 gare di campionato (unica eccezione la vittoriosa trasferta di Napoli) mentre contando la doppia sfida alla Juventus, in Coppa Italia, il bilancio peggiora ulteriormente con nessuna rete all’attivo contro i bianconeri.

Così scrive il Corriere Fiorentino. IGOR E GLI ESTERNI. Numeri valsi 14 punti ma che, oltre a ribadire come nel reparto offensivo i cambiamenti del mercato di gennaio abbiano avuto le loro ripercussioni, scoperchiano pure una fase difensiva non più in grado di garantire massima sicurezza, quanto meno nell’ultima gara in cui soprattutto Igor è parso lontano parente del difensore insuperabile degli ultimi tempi.

Davanti prestazioni incolori di Ikoné e Gonzalez. Se il gol vittoria dell’argentino contro l’Empoli sembrava aver interrotto il digiuno degli esterni la recente involuzione che ha coinvolto anche il collega francese, ieri mai in partita, ha tolto soluzioni alla Fiorentina che già mercoledì scorso a Torino non era riuscita a rendersi pericolosa.

IN DIFFICOLTA'. Con Saponara unica eccezione a un gruppo di esterni ultimamente in sofferenza, come lo stesso Sottil uscito dai radar di Italiano, anche al centro dell’attacco la Fiorentina continua a stentare. Piatek, dopo un buon avvio coinciso con 3 centri in campionato e 3 in coppa Italia, non ha più ritrovato la via del gol dall’uno a zero al Verona d’inizio marzo mentre Cabral, dopo l’exploit di Napoli, sembra ancora alla ricerca dei giusti inserimenti.