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Gazzetta - «Fiorentina, non è finita». Ecco come la pensano Galli, Conti, Malesani, Nardella, Di Livio e Dini

3 min di lettura

Galli: «Vanoli deve capire su chi puntare tra i giocatori». Nardella: «Soffro ma non smetto di sperare nella salvezza». Malesani: «Sono profondamente e sinceramente preoccupato»

Fiorentina ultima in classifica con 6 punti e nessuna vittoria in quindici giornate. Situazione sempre più delicata. Sulle pagine della Gazzetta dello Sport, ecco come la pensano grandi ex e personaggi della politica e dello spettacolo che amano i colori viola.

GIOVANNI GALLI. «A questo punto credo che Paolo Vanoli debba capire su chi poter puntare fra i giocatori. E i calciatori stessi abbiano l'onestà e la schiettezza nel dire chi se la sente e chi no. Vale per tutti, al di là dei nomi più importanti e degli ingaggi più alti. Chi non è in grado di dare il 100% abbia la schiettezza e la correttezza di dirlo chiaramente nello spogliatoio al tecnico. Servono giocatori disposti a buttarsi nel fuoco per la maglia e per il bene della Fiorentina. Così la salvezza è ancora possibile e la situazione recuperabile. Il problema non è fisico, ma è mentale ed è giusto che ci sia preoccupazione fra i giocatori, però non voglio sentir parlare di paura perché nessuno di loro deve andare in guerra. Ognuno adesso si prenda le proprie responsabilità, visto che la retrocessione, che fra l'altro cadrebbe nell'anno del centenario, sarebbe un danno d'immagine enorme per il club e pure per tutta la città».

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DARIO NARDELLA. «Da tifoso soffro ma non smetto di sperare nella salvezza. Spero che la mia Firenze, che amo tanto e che ho servito come sindaco per 10 anni, si unisca più che mai per stare al fianco della squadra».

ALBERTO MALESANI. «Sono profondamente e sinceramente preoccupato per l'amore vero che ho nei confronti della società e dei suoi splendidi tifosi! La mia speranza è che in questo momento difficile ogni risentimento e acredine lascino spazio a unione di intenti per raggiungere la salvezza».

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ANGELO DI LIVIO. «Credo che si debba azzerare tutto e ripartire. Mi pare l'unica soluzione. In più i calciatori devono scendere in campo e giocare da provinciale. Non si può mollare perché è ancora dicembre e ci sono tanti punti a disposizione. Però serve cambiare e fuori dai piedi chi non combatte».

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CARLO CONTI. «Che cosa volete che vi dica! Delusione infinita. Spero da parte della società, dell'allenatore e dei giocatori in uno scatto di orgoglio, dignità e rispetto per Firenze e per tutti i tifosi viola».

LAMBERTO DINI. «I giocatori sono di qualità, ma non riescono a farli funzionare come squadra. Anche un allenatore di grande esperienza come Stefano Pioli non è riuscito a ottenere i risultati sperati. La Fiorentina ha creato diverse occasioni pure nell'ultima partita contro il Verona e poi ha subìto gol nei minuti di recupero. Ma ho visto comunque dei passi avanti nel gioco. Sono convinto che la proprietà voglia continuare con gli investimenti perché hanno costruito una buona squadra in estate, anche se a ora alcuni punti fermi come Dodo e Gosens non sono ai livelli della passata stagione. Credo che la Fiorentina abbia ancora ottime possibilità di conquistare la salvezza, basterebbe che i giocatori, che sono in gran parte bravi singolarmente, diventassero una squadra a tutti gli effetti. Ora sono come tanti buoni suoni individuali che non riescono a comporre una musica nel loro insieme».


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