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Fiorentina, svanito l'effetto: produzione offensiva praticamente nulla

I viola faticano e non sono incisivi, il Parma si chiude bene e porta via dal Franchi un punto più che meritato

Chiudere tutto, chiudere tutti, sapendo che la Fiorentina fa fatica ad imporre il proprio gioco contro avversari che le lasciano il controllo del gioco e si ritirano a protezione della propria porta. Come scrive il Corriere dello Sport, il Parma ha fatto esattamente la partita che Chivu aveva preparato, portando via dal Franchi un punto più che meritato contro una squadra viola a cui non sono bastati sei cambi nella formazione di partenza rispetto a giovedì per superare la stanchezza fisica e mentale dell’impegno della Conference League e andare oltre quello che era e rimane il limite più grande sulla strada delle ambizioni d’Europa in campionato.

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POCHE OCCASIONI. Il 57-43 nella percentuale del possesso palla a favore dice che la partita alla fine l’ha fatta la Fiorentina, ma con poche idee, scarsa incisività. Il Parma c’è riuscito costringendo la Fiorentina a tanti passaggi orizzontali e rischiando soltanto quando lo stesso Kean si è fatto trovare pronto sul passaggio di filtrante di Mandragora, ma a tu per tu con Suzuki il centravanti di Palladino ha colpito male il pallone mandandolo a lato.

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Minuto dieci della ripresa e fino a quel momento Ranieri e compagni non avevano mai tirato verso lo specchio della porta ospite, giusto per ribadire le tante, troppe difficoltà a costruire gioco e azioni. Prova ne sia che quella palla-gol è rimasta l’unica, eccezion fatta per il destro di Dodo innescato da Cataldi su cui l’estremo difensore del Parma è stato abile a respingere con i pugni.

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SOSTITUZIONI ININFLUENTI. Palladino (dalla tribuna perché squalificato) non è riuscito a modificare neanche con le sostituzioni. Gli ingressi di Adli, Richardson, Folorunsho e Beltran (l’argentino per Gudmundsson, forse servivano insieme alle spalle di Kean ai viola) non hanno prodotto variazioni sul tema: un gol annullato (29’) per fuorigioco al franco-marocchino ex Reims e il quarto dei quattro minuti di recupero è arrivato senza altri scossoni a stabilire lo zero a zero come espressione veritiera di quanto visto in campo.


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