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Dodo, Nico, Mandragora e Jovic: quattro giocatori in cerca di rilancio in maglia viola

Jovic, Dodo, Mandragora e Nico Gonzalez: per quattro viola la ripresa del campionato rappresenta l’occasione di migliorare il rendimento della prima parte di stagione

Quattro personaggi in cerca d’autore. Nico Gonzalez, Dodò, Mandragora e Jovic. «I nostri acquisti saranno quei ragazzi che presto torneranno a disposizione», ha detto di recente Daniele Pradè. Tra questi, ovviamente, c’è l’argentino.

E se il diesse si riferiva poi a Castrovilli e Sottil, di certo anche dagli altri tre è lecito aspettarsi molto di più. Anche perché altrimenti il bilancio dello scorso mercato estivo (oltre al brasiliano, all’ex Torino e al serbo sono arrivati Gollini e Barak) sarebbe a dir poco negativo.

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Scrive il Corriere Fiorentino.

Per fortuna però ci sono altri sei mesi di stagione e tre obiettivi da inseguire e ognuno di questi quattro «incompiuti» ha tutte le possibilità per ribaltare i giudizi

Prendiamo Dodo. Acquistato per 14 milioni più bonus, non ha ancora ripetuto le prestazioni che avevano spinto il Bayern Monaco (e il Barcellona) a farci più di un pensierino. Certo, gli alibi non mancano. Tra sosta invernale e guerra infatti, Dodo si è presentato a Firenze con quasi 8 mesi di inattività alle spalle.

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Ed era impensabile che, pronti via, potesse essere al top. Metteteci poi l’infortunio rimediato a Bologna proprio quando stava iniziando a ingranare. E le difficoltà di inserimento in un calcio totalmente nuovo, e il gioco è fatto.

Eppure, Italiano, è convinto che il brasiliano possa far fare alla Fiorentina un gran salto di qualità. Non a caso lo cura con particolare attenzione e le amichevoli di dicembre hanno messo in mostra un nuovo Dodò. Sempre più spesso infatti, l’ex Shakhtar lascia la fascia per trasformarsi in mezzala.

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Obiettivo? Sfruttarne qualità e cambio di passo nella costruzione del gioco. Sperando che il bottino (16 presenze, nessun gol ed un assist fin qua) possa crescere.

E poi Mandragora

Preso per 8,2 milioni più bonus, non è ancora riuscito a convincere. Colpa anche dell’esplosione di Amrabat che, fino al cambio di modulo, lo ha costretto a lasciare la sua comfort zone (la regia) per defilarsi nel ruolo di interno.

E se è vero che lui stesso ha detto di potersi adattare, non è un mistero che non sia quello il suo habitat naturale. A oggi, ha collezionato 21 presenze tra campionato e Conference, due gol e un assist. Non tantissimo per uno che, per qualità, potrebbe segnare 6/7 gol a stagione.

Un piccolo miglioramento comunque, col passaggio al 4-2-3-1, si è visto. Ora però, Mandragora deve fare di più. Anche per alle sue spalle, tra poco, inizierà a spingere anche Castrovilli.

La vera differenza però, dovranno garantirla Nico e Jovic

Per talento, i due giocatori migliori della Fiorentina. Il primo in particolare, una volta superato l’ennesimo infortunio (si spera di averlo a disposizione entro fine gennaio) dovrà riscattare una prima parte di stagione da incubo.

10 presenze, tutto compreso, la miseria di 389’ e un Mondiale perso all’ultimo momento. Eppure, in quelle poche (e brevi) apparizioni, è riuscito a segnare 4 gol. Sempre che non arrivino sorprese dal mercato insomma, l’ex Stoccarda potrebbe davvero essere come un nuovo acquisto.

Per Jovic il discorso è diverso. Ha giocato tanto (22 presenze) ma, tra campionato e coppa, è per ora fermo a quota 7 centri. Uno ogni 157,7 minuti. Media discreta, ma che in Serie A (3 gol in 14 partite) precipita ad uno ogni 249,3 minuti.

Non abbastanza per uno che, in teoria, avrebbe dovuto cancellare il ricordo di Vlahovic. Campionato, Coppa Italia e Conference. Tra una settimana il gioco si rifarà duro e tutti, Italiano in primis, si augurano che questi quattro inizino finalmente a fare la differenza.


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