Viola, l'ossessione del gol: lezione di mira con il Verona. Ennesima riprova per l'Europa

Italiano è contento ma chiede più gol, specialmente dagli esterni. Occhio all'Hellas, squadra che va in verticale e segna tanto

In due partite 40 tiri in porta e un gol, potrebbe essere un record di mira sbilenca o al contrario di spettacolari parate, il problema è che lo ha stabilito la Fiorentina e così ieri Italiano – mentre citava i generosi tentativi messi in atto per procurarsi una rete – aveva l’occhio decisamente incrinato.

Si può fare di più, soprattutto sotto porta. Perché per il resto la Fiorentina gioca, costruisce, determina, organizza, si copre benino, concede poche occasioni agli avversari. Poi però bisogna «buttarla dentro» e lì cominciano i problemi, scrive La Nazione.

IN CRESCITA. Soprattutto per gli esterni di attacco. Otto reti in cinque e Ikoné ancora a zero, sebbene abbia avuto nelle ultime partite più occasioni di tutti. Ma il francese è obiettivamente in crescita, svolazza e si presenta davanti alla porta.

Italiano si è dichiarato «contentissimo della classifica», certo che la partita di oggi contro il Verona rappresenta l’ennesima riprova in un campionato vissuto sempre dovendo dimostrare qualcosa di più, e di meglio, nell’ambito di una crescita che è stata indubbiamente più rapida del previsto.

OCCHIO AL VERONA. Il Verona arriva in ottima forma, 7 punti nelle ultime tre partite e segna a raffica anche quando Simeone resta a secco. La squadra di Tudor è abile a verticalizzare e a occhio questo potrebbe essere un problema per una squadra come la Fiorentina che cerca di giocare, per quanto possibile, con una difesa alta.

Quindi molta attenzione nella gestione degli spazi e soprattutto massima concentrazione nei momenti decisivi della partita: contro Sassuolo e Juve sono stati fatali gli ultimissimi minuti e Italiano ha mostrato più volte le azioni dei gol subiti alla squadra per dimostrare come gli errori siano stati commessi, in serie, da più giocatori.