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Viola, il bacio di Nico (in lacrime): forze nascoste per tornare a vincere

Fischi dal Franchi per il brutto primo tempo, poi la forza di prendersi i tre punti nella ripresa. Italiano con un 4-2-4 offensivo nel finale

Serviva solo vincere alla Fiorentina. Al di là di ogni questione legata ai suoi principi di gioco e a dispetto della propria sterilità offensiva. Serviva farlo ritrovando la fantasia degli esterni, il centro propulsore del calcio di Italiano che con il Monza era mancato e a cui, in parte, aveva sopperito il ritrovato feeling con il gol di Cabral: detto, fatto.

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Visto che nel successo per 2-1 (il primo del 2023) che i viola hanno ottenuto contro il Sassuolo c’è stato un po’ di tutto questo. C’è stata innanzitutto la preziosa boccata d’ossigeno che Biraghi e compagni hanno tirato dopo il passo falso di mercoledì ma anche la consapevolezza che, persino nelle difficoltà più acute, quello viola sia un gruppo capace di tirare fuori forze nascoste.

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Così scrive Il Corriere dello Sport - Stadio. QUALITA'. Certo, se in campo ci sono elementi di qualità come Castrovilli e Gonzalez (mancati per tutta o gran parte della stagione), arrivare d’ora in poi ai tre punti sarà più facile eppure è stato necessario un tocco di mano di Tressoldi (rivisto al Var) ai titoli di coda del match e un rigore trasformato dall’argentino, tornato a giocare 77 giorni dopo l’ultima volta e in lacrime al momento della rete, per centrare la vittoria dopo 101’ di sofferenza.

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SUBITO MALE. Il primo tempo della Fiorentina è stato del resto lontano parente di quello visto nella prima dell'anno nuovo con il Monza: reparti scollati, palloni persi a centrocampo (tre di Duncan - marcato a uomo da Frattesi - molto gravi) e Terracciano bravo a metterci una pezza in due circostanze: prima sullo stesso numero 16 (dopo una voragine di Venuti) e poi su Pinamonti.

Normale, dunque, che al Franchi si siano avvertiti poco dopo la mezz’ora i primi fischi (reiterati all’intervallo) dei 30mila presenti, svegliati dal torpore di una gara a tratti a senso unico (0-3 i tiri al 45’) solo da una punizione di poco alta di Biraghi guadagnata da Bianco, unico guizzo di una prima frazione in cui il 2002 ha fatto passi indietro rispetto a mercoledì.

Ma anche l’attacco (e in particolare Cabral, uscito infortunato) è apparso scendere in campo con le polveri bagnate. TUTTO NELLA RIPRESA. Nella ripresa, dopo il vantaggio di Saponara e il pari su rigore di Berardi, a mettere il punto esclamativo sul match ci ha pensato Nico Gonzalez, che nei suoi 37’ finali (in cui la Fiorentina era passata all'inedito 4-2-4) ha prima impensierito Consigli con un colpo di testa e poi con freddezza ha regalato dal dischetto una vittoria di platino per i viola, sfruttando una deviazione di braccio di Tressoldi su tiro di Terzic.


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