Var e il mancato rigore su Bernardeschi: rabbia Bologna

I rossoblù contestano la gestione di La Penna e degli arbitri al monitor. L'intervento di Fenucci: "Se abbiamo codificato certi falli..."

E quel braccio di Dodò. E quell’atterramento di Bernardeschi da parte di Sabiri. Claudio Fenucci, ad del Bologna, accartoccia l’idea di tacere, scende i gradoni e chiede di poter parlare (la squadra resta in silenzio). Succede solo nei momenti in cui ne vale la pena.

Ed è evidenza, l’ennesima, del fatto che il momento arbitrale è circondato dal caos, scrive La Gazzetta dello Sport. SENZA VAR. Una cosa è certa: La Penna è sotto accusa da parte del Bologna. «C’è stata una grande prestazione della squadra, che fino all’episodio di Bernardeschi stava dominando il gioco – racconta Fenucci -.

Il fatto è che non mi è piaciuto l’episodio del contatto in area su Berna, col mancato intervento del Var così come non mi sono piaciute altre cose accadute durante la gara. Faccio questo intervento per cercare di aiutare il sistema.

Non capisco perché in alcuni episodi il Var intervenga e in altri no. Se abbiamo cercato di codificare certi falli, il Var dinanzi a quel tipo di fallo deve intervenire sempre e non solo a volte. Rimane comunque la grande prova dei nostri ragazzi.

Anche sul primo rigore a favore della Fiorentina c’è in precedenza un fallo di mano di Kean. Credo sia il mio trentesimo campionato, non mi vedete spesso qui a parlare di arbitri ma penso come dirigente anziano che di questo sistema ci si debba interrogare.

Il Var deve intervenire in maniera opportuna».