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Va(r) bene così, ma che fatica. I fischi del Franchi, i cambi di Italiano: la Fiorentina non molla

Europa lontana, ma raggiungibile. Certo, serve fare meglio di così. Ma intanto è arrivata la prima vittoria del 2023

La Fiorentina... Var. Soffre, sbuffa, sbatte contro i suoi limiti ma, alla fine di una partita infinita, e grazie a un rigore dubbio e a lungo contestato dal Sassuolo, trova il primo successo del 2023 e si rimette in marcia verso un’Europa lontana, ma raggiungibile.
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Certo, servirà fare di più, e meglio. Ieri però, contava il risultato. Per la classifica e per evitare di (ri)piombare nella depressione della mediocrità. E invece è finita col Franchi in festa, e con la voglia di continuare a crederci.

Così scrive il Corriere Fiorentino. SENZA STRAPPI. Viola lenti, impacciati nel primo tempo. Incapaci di trovare giocate in verticale e costretti ad andare dove voleva il Sassuolo. Dura così rendersi pericolosi anche perché in questa squadra, senza Nico, Sottil e Castrovilli, non c’è nessuno capace di cambiare ritmo.

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All’intervallo insomma, la sensazione (diffusa, visti i fischi del Franchi) era più che altro una certezza: o cambiava qualcosa (negli uomini, o nell’interpretazione) o per la Fiorentina vincere sarebbe stata dura. Parecchio dura.

Un’impressione condivisa da Italiano, che ha lasciato negli spogliatoi Cabral (acciaccato alla caviglia) e Bianco (un piccolo passo indietro) per Saponara e Castrovilli. Due che, tra fantasia, qualità e capacità di strappare, potevano sicuramente dare un po’ di brio.

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Saponara ha fatto di più, visto che dopo 3 minuti ha segnato il vantaggio. OFFENSIVI. Poi il rigore trasformato da Berardi, con Italiano che si è giocato tutto togliendo Duncan e mettendo Gonzalez. Per un 4-2-3-1 iper offensivo, con Castrovilli-Bonaventura in mezzo e l'argentino dietro a Kouame.

Il pari, del resto, non sarebbe servito a niente. Un grosso rischio, ripagato dal rigore che Nico ha trasformato in tre punti pesantissimi.


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