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Vanoli, debutto da tarantolato: l’erede agitato della scuola Conte

Esordio ad alta tensione per Vanoli: urla, gesti e una passione incontenibile in panchina, subito ammonito dopo 30 minuti

La Fiorentina ha un nuovo condottiero, e il suo stile è già chiarissimo. Paolo Vanoli, al debutto sulla panchina viola, ha mostrato in 90 minuti tutto il temperamento che lo accomuna alla "scuola Conte" - non solo sul piano tattico, ma soprattutto su quello caratteriale.

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Così scrive La Nazione.

Vanoli, l’erede 'agitato' della linea Conte

Se gli aspetti tecnico-tattici - intensità, disciplina difensiva, schemi ben preparati - verranno col tempo, Vanoli ha già lasciato il segno sul piano emotivo. Quello della “scuola Conte” dell’irrequietezza, della gestione nervosa, sempre al limite, che si vive tanto in campo quanto nello spogliatoio.

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Già nella sua prima apparizione al Marassi, Vanoli è stato protagonista di un vero e proprio show a bordocampo: salti, gesticolazioni, urla, proteste, mani tra i capelli e tanta foga agonistica.

Non si è risparmiato nemmeno un attimo, e infatti è arrivata anche la prima ammonizione dopo meno di mezz’ora, per proteste vibranti.

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Un leader che si consuma per la squadra

Vanoli vive la partita come se fosse in campo. Grida indicazioni continue ai suoi giocatori, reagisce a ogni movimento sbagliato, si confronta con arbitro e assistenti con impeto. È uno che si consuma emotivamente per la causa, e che probabilmente dopo ogni partita farà scorta di pastiglie per la gola.

Chi cercava l’erede di Italiano, almeno per gestualità e carica, può dirsi accontentato. Anzi, in quanto a esuberanza e foga, Vanoli sembra già aver superato il suo predecessore. L’avventura è appena iniziata, ma l’identità di Vanoli è chiara: nessuna tregua, né per sé né per gli altri.


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