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Un mercato (comunque) storico: l'attivo record e il tesoretto per l'estate

I movimenti in entrata in avvio e la maxi cessione di Vlahovic alla Juve. Una lunga sessione di calciomercato per la Fiorentina

Un mercato di gennaio che a suo modo entrerà nella storia. Della Fiorentina e non solo. Perché la cessione di Vlahovic alla Juve non è stata solo la più remunerativa di sempre per il club viola. Quei 70 milioni più di 10 bonus infatti rappresentano la cifra mai alta investita (a gennaio) sul mercato italiano e valgono il podio anche a livello internazionale.

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Soltanto il Barcellona (nel 2018, acquistando Coutinho dal Liverpool per 145 milioni) e gli stessi Reds (prendendo Van Dijk dal Southampton per 84,5) hanno speso di più per un’operazione a stagione in corso. Così scrive il Corriere Fiorentino.

TESORETTO. Eppure questo mercato era iniziato in senso esattamente opposto. A Natale infatti, la Fiorentina aveva già piazzato il primo colpo Ikoné (15 milioni dal Lille), e a inizio gennaio Pradè e Barone avevano regalato a Italiano quello che sembrava uno dei migliori vice-Vlahovic possibili, Piatek.

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Il resto, è storia recente. Il tormentone Vlahovic, le tensioni, l’acquisto lampo di Cabral. Totale: 31 milioni spesi, a fronte dei 80 (con bonus) incassabili per Vlahovic. In vista dell’estate, e aspettando i soldi in arrivo per Chiesa, un tesoretto (quasi) mai visto.

Che in città continuerà a far discutere.

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