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Tridente in stile Europa. Nico-Cabral-Ikonè, investimenti per presente e futuro

Un trio da quasi 60 milioni che inizia a fruttare. A Napoli a segno tutti e tre, c'è un progetto che è andato avanti anche dopo Vlahovic

Se un progetto (parola che nel calcio rimane spesso sospesa tra l'incompiuto e il nulla) ha bisogno di continue conferme, allora la Fiorentina, intesa come società, dirigenti, allenatore, dopo la partita di domenica scorsa al Maradona ha molte certezze in più.

Soprattutto per chi ha confezionato il 3-2: Nico Gonzalez, Ikoné, Cabral. Tre attaccanti che rappresentano dentro al progetto che cresce. Così scrive Il Corriere dello Sport - Stadio.

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SOLDI SPESI BENE. Sono tre nuovi di questa stagione, di cui due addirittura inseriti durante il mercato di gennaio.

La partita di Napoli ha dato nuove conferme sulla bontà dell’opera che sta portando avanti la Fiorentina, perché l'anno di “ricostruzione” per vedere dove e come intervenire è diventato l'anno di un obiettivo possibile. Straordinariamente possibile, dicono i numeri: 23 punti in più rispetto allo scorso campionato.

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E tutto è iniziato un'estate fa, quando il club viola è andato in Germania a prendere Nico Gonzalez per una cifra non lontana dai ventisette milioni bonus compresi, così da sistemare il primo tassello del mosaico. I naturali alti e bassi di rendimento non hanno modificato né la considerazione e né tanto meno l'idea che Gonzalez potesse essere uno dei punti di riferimento della Fiorentina per tanti anni.

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A GENNAIO. I dirigenti hanno poi sfruttato con merito il mercato di gennaio per accelerare, sempre potendo contare sull'allenatore “ideale”. Quando l'anno (solare) non era ancora terminato si sono anticipate le concorrenti con tempismo apprezzabile: Jonathan Ikoné dal Lilla, ovvero dalla formazione campione di Francia che di lì a poco sarebbe stata protagonista agli ottavi di Champions.

Quattordici milioni la spesa, non esigua, ma con tutta l'aria di essere un ottimo investimento. E se in quei giorni è arrivato anche Piatek, poi è arrivata la scossa che ha elettrizzato Firenze: Vlahovic alla Juventus.

NUOVA FASE.

Eppure in qualche maniera il progetto in atto ha preso una direzione decisa proprio in quel momento. La Fiorentina ha puntato su Arthur Cabral, affidando al brasiliano ex Basilea il compito di essere il dopo Vlahovic. Subito no, prima possibile sì, e l'accelerazione gliel'ha impressa l'identità e la mentalità trasmesse da Vincenzo Italiano alla squadra, elementi che hanno consentito di sopperire alla partenza del serbo grazie al rendimento dei singoli in un sistema di gioco efficace.

Piatek compreso, decisivo specie tra gennaio e febbraio. Così il progetto è andato avanti di allenamento in allenamento, di partita in partita. Fino a domenica scorsa: Napoli-Fiorentina 2-3, gol di Nico Gonzalez, Ikoné, Cabral.

Il tridente per l'Europa al posto giusto nel momento giusto.  


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