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Tiri/gol da fuori: Viola sesta per conclusioni, ma solo 1 gol dalla distanza. Arma su cui serve migliorare

Tanti tiri, ma solo un gol segnato dalla distanza, da Bonaventura a Udine. Arma da sfruttare di più, e meglio per la Fiorentina

Che la Fiorentina vada in difficoltà quando trova squadre che si chiudono, soprattutto quelle che lo fanno con blocchi difensivi molto bassi, non è certo una novità. Lo si è visto in maniera evidente contro la Juventus, ma più in generale già dai primi giorni di gestione Italiano.

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Proprio in occasione dell’ultima sfida coi bianconeri di Allegri, oltre a valanghe di cross difficilmente trasformabili in gol, l’unico a provarci dalla distanza per tentare di superare le difficoltà nel trovare varchi in attacco è stato Bonaventura, che quando è subentrato dopo essere rimasto inizialmente in panchina ci ha provato e riprovato, senza buon esito, col solo Nico Gonzalez che aveva cercato la stessa soluzione nel primo tempo trovando la risposta di Sczcesny.

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DALLA DISTANZA. Più in generale, sull’arma del tiro dalla distanza la Fiorentina può e deve migliorare. In questo avvio di Serie A, nonostante i 20 gol segnati che collocano la squadra viola al quarto posto per reti segnate, la truppa gigliata ha effettuato dalla distanza 66 conclusioni, sesto dato del campionato.

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A provarci di più è stato proprio Jack Bonaventura, seguito da Nico, Mandragora, Kouame e Parisi. A referto hanno messo 4 tiri da fuori area Ikonè, 3 Duncan, Barak, Biraghi e Milenkovic, 2 Arthur, Brekalo e Sottil. GOL. Se da Arthur è impensabile attendersi caterve di reti dalla distanza, viste le caratteristiche che il brasiliano ha sempre avuto, qualcosa di più sarebbe lecito attendersi dagli esterni offensivi, con la possibilità di poter sfruttare il piede invertito che, però, raramente ha portato grandi benefici.

Tanto che sin qui la Fiorentina ha potuto mettere a referto solamente un gol segnato dalla distanza, quello di Bonaventura a Udine: In Conference League, invece, hanno segnato da fuori area Beltran, Sottil, Maxime Lopez e Ikoné col Cukaricki.

Al netto del valore dell’avversario decisamente modesto, evidentemente qualche gol in più dalla distanza pare essere nelle corde di questa rosa. Un’arma, dunque, da sfruttare con maggior insistenza, ma soprattutto con maggior efficacia.


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