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Tifo spaccato, riunione dei club della Fiesole: chiesto un confronto con Commisso

Momento complicato per la tifoseria viola, con gli striscioni dei bianconeri al Franchi che hanno inasprito il clima. Sostegno al presidente o no?

E’ un momento storico complicato per la tifoseria viola, alle prese, ancora una volta, a dover fare i conti con una cessione illustre verso la rivale di sempre. Più anime all’interno di uno stesso blocco che si interroga per non rischiare di non essere così compatto, nei confronti della proprietà viola.

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E gli striscioni ’nemici’ apparsi a sorpresa ieri nel cuore di Firenze (mai successo nella storia) hanno di fatto alzato il livello di attenzione. Perché se da una parte si può ’gestire’ emotivamente il trauma di doversi separare dal miglior giocatore a gennaio, più complicato farlo quando c’è di mezzo la Juventus, con il rinforzo degli sfottò in casa propria.

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Così scrive La Nazione. ULTIMI GIORNI. I club più rappresentativi della curva Fiesole si sono ritrovati mercoledì sera, per una riunione non più rimandabile. Tutti uniti sotto il segno di Firenze, ma non in sintonia sul modo di far capire alla proprietà viola la grande rabbia e il profondo senso di disagio nel tifo gigliato.

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Chi più battagliero e poco propenso a fare sconti, chi più attendista. E la sintesi è stata il preciso comunicato con cui si è chiesta una presa di posizione direttamente al presidente Commisso. Senza filtri o intermediari di sorta.

CONFRONTO. Un confronto con Rocco e basta per sapere direttamente da lui quello che è successo e soprattutto cosa succederà nel futuro immediato prima di aprire una nuova stagione del tifo viola: se compattarsi attorno al presidente oppure scendere in aperta polemica.


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