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The importance of being... Kayode. Il terzino torna e si vede: riecco una freccia a destra

L'azione del rigore, ma non solo: 45 minuti per far svoltare la Fiorentina. Corsa e personalità, Italiano ritrova un tassello prezioso

Può un terzino cambiare il volto di una squadra? Decisamente sì. Specie nel tipo di calcio di Italiano. Che prevede movimenti e contro-movimenti, sincronismi tra le catene a destra così come a sinistra. E così il ritorno di Kayode può essere una vera manna dal cielo.

Non la soluzione a tutti i problemi della Fiorentina delle ultime settimane, ovvio, ma senz'altro un tassello importante per ritrovare vecchie certezze, sia in fase difensiva che in fase offensiva. FRECCIA. The importance of being...

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Kayode, provando a parafrasare la riuscita commedia di Oscar Wilde. Anche se in questo caso c'è poco da ridere (per gli avversari). Perché il classe 2004 è un vero valore aggiunto per questa Fiorentina. Lo si era capito già alla prima stagionale a Marassi contro il Genoa, ma si è percepito forte e chiaro anche in questo mese in cui l'ex Primavera è stato assente.

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Del resto, come spesso accade, l'importanza di un giocatore si nota anche quando non c'è. Parisi si è sacrificato, applicato molto, ma ha anche inanellato una lunga serie di errori più o meno gravi e più o meno pesanti giocando a destra.

Dal Napoli alla Juve, dal Bologna alla gara di ieri. CORSA E AMPIEZZA. Con Kayode è un'altra storia. Non è un caso se la Fiorentina si è incartata su sé stessa nell'ultimo mese, proprio senza il classe 2004 e un terzino di ruolo di livello.

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Ieri nella ripresa la gara è cambiata con il suo ingresso: ha dato corsa, brillantezza, profondità. Ma anche ampiezza del campo, una caratteristica che un mancino adattato non può garantire. E poi su e giù per la fascia, a ripetizione, con forza e personalità.

Fino al guizzo che ha portato al rigore della vittoria. E in quell'esultanza c'è tutta la voglia di rifarsi di un ragazzo costretto a guardare da fuori per sei partite. L'IMPORTANZA DEI TERZINI. Del resto da quando c'è Italiano si è capito bene quanto siano importanti i terzini nell'economia di gioco.

Spesso sono loro ad avviare l'azione, oppure a garantire l'ampiezza, ad andare dentro, puntare il fondo. Nel primo anno, a destra, con Odriozola c'era una Fiorentina, con Venuti un'altra: e non a caso quando lo spagnolo iniziò ad avere problemi fisici i viola andarono in grande difficoltà.

Stessa cosa lo scorso anno: quando Dodo ha iniziato a carburare (e stessa cosa per Biraghi dall'altra parte) la Fiorentina ha alzato i giri. Per questo il ritorno di Kayode è un'ottima notizia per Italiano. Non potrà giocarle tutte da qui al rientro di Dodo, è evidente, ma avere di nuovo una freccia così a disposizione rimette senz'altro a posto un po' di problemi.


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