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Stavolta missione compiuta: aggancio al 3° posto (con vista Napoli), prova di maturità. Segnali da Beltran e Nzola

Dopo la 'lezione' di Frosinone, la Fiorentina non sbaglia contro il Cagliari. Nico trascina ancora, Kayode è una freccia. Finalmente Nzola

Una prova di maturità. Negli occhi ancora la 'lezione' di Frosinone, e la Fiorentina ha imparato che se errare è umano, perseverare è diabolico. Così, pochi giorni dopo, la squadra di Italiano non si fa sfuggire l'occasione. Il terzo posto stavolta è realtà, e anche se siamo solo alla giornata numero 7 può essere indicativo delle possibilità di questa Fiorentina.

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Che magari non rimarrà in questa posizione fino alla fine (beh, speriamo di sì), ma almeno dimostra di non aver paura di stare tra le grandi. Aggancio compiuto a Juve e Napoli a quota 14 punti, dietro soltanto alle due milanesi.

Con vista Maradona, tra sei giorni, quando Gonzalez e compagni sfideranno in uno scontro diretto Osimhen, Kvara e gli altri. GRANDE APPROCCIO. Nel mezzo ovviamente ci sarà la Conference, già giovedì sera, sempre al Franchi. Contro il Ferencvaros sarà partita vera, da non sbagliare per non compromettere il girone.

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Per di più con solo un paio di allenamenti nelle gambe. Ma intanto proiettarsi a quel Napoli-Fiorentina di domenica sera, che si giocherà a pari punti in classifica, non può che far piacere a chi tifa viola. Che nel lunedì del Franchi contro l'ex Claudio Ranieri è tornato a riapprezzare la faccia bella di questa Fiorentina.

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Quella propositiva, quella bella da vedere, quella che si diverte a giocare a calcio. Quella che, sì, è anche premiata dagli episodi, perché sbloccarla dopo due minuti è sintomo di una squadra che ci crede fin da subito. Con la rincorsa di Kayode a salvare su Nandez che racconta la gran voglia di non lasciare niente al caso.

TANTE COSE BUONE. Una Fiorentina, contro il Cagliari,straripante nel primo tempo. Con un Gonzalez sempre più trascinatore e imprescindibile. Ma sono tante le note positive per Italiano. La conferma di Bonaventura ad alti livelli, così come di Quarta, ma anche di Duncan fino ad Arthur, eccezionale con il pallone tra i piedi.

Fino alla fase difensiva in generale, con la seconda partita di campionato (dopo Udine) in cui la Fiorentina riesce a tenere la porta inviolata. Allora ci mise del suo Terracciano, stavolta i rischi sono stati contenuti meglio.

Anche stavolta i viola sono calati ad inizio ripresa, però il Cagliari ha fatto poche volte paura. C'è da crescere, ma intanto la squadra ha tenuto. SEGNALI DAI CENTRAVANTI. E poi i segnali più attesi. Quelli dei centravanti.

Perché se la Fiorentina è fino ad oggi la 3° squadra in Europa per gol fatti nel 2023 (83, dietro a Real Madrid 92 e Manchester City 109, dati Opta), è altrettanto vero che Italiano aspettava (e aspetta) i timbri pesanti delle punte.

Beltran è partito titolare, si è mosso bene, è entrato in qualche modo con la sua presenza nei due gol e si è fatto vedere con guizzi da giocatore che dà del tu al pallone. Nzola invece si è finalmente sbloccato. Entrando dalla panchina.

Prima quell'occasione sciupata davanti al portiere (sarebbe stato fuorigioco), poi una fuga di forza con pallonetto delizioso per provare ad allontanare mugugni e fantasmi. Italiano ha esultato, Firenze con lui. Per provare a stare davvero in alto servono i gol del 9 e del 18.

Stasera il primo mattoncino.


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