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Spensieratezza senza ossessioni, ma serve un segnale per l'Europa

Italiano vuole ritrovare la gioia di giocare e vincere, oggi un solo obiettivo per restare aggrappati al sogno europeo

«Non ci resta che vincere». Potrebbe esser questo il titolo di una partita che, per la Fiorentina, sa tanto di appuntamento col destino. Ritrovare i tre punti, e restare agganciati al treno che vale l’Europa o, al contrario, rischiare di restare alla stazione.

Perché le altre (Roma e Lazio in particolare) hanno iniziato a correre e perché invece, i viola, vengono da due partite nelle quali hanno raccolto un punto soltanto. Così scrive il Corriere Fiorentino.

VINCERE PER ALLONTANARE LE DELUSIONI.
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All'andata la gara contro il Bologna arrivò nel mezzo di un filotto fatto da tre successi consecutivi. Stavolta no e davvero, per continuare a sognare, non esistono alternative al risultato pieno. «Sentiamo la necessità di tornare a gioire — ha spiegato Italianoper dare un segnale a noi stessi e reagire agli ultimi risultati».

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Il rischio infatti è che pian piano si faccia largo la frustrazione e che, perdendo contatto con l’alta classifica, possa subentrare anche un po’ di delusione. Italiano lo sa, e per questo ha voluto ribadire un concetto sul quale ha sempre insistito.

«Non so se questa partita sia decisiva per l’Europa, ma l’unica nostra ossessione dev’essere quella di proporre il nostro gioco, cercando di indirizzare fin da subito l’andamento del match». All’attacco, quindi, ma senza cattivi pensieri per la testa.

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«Dobbiamo giocare spensierati e convinti della nostra forza».


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