×

Sottil e l’attesa della consacrazione. Due anni dopo altra (forse l'ultima) chance. Gli altri esterni in uscita, tranne Nico (al 99%)

L’attesa esplosione di Sottil non è ancora arrivata. Cambia l’allenatore, potrebbe essere l’ultima occasione per l’esterno

“Da chi si aspetta l’esplosione definitiva? Sottil”. Da quelle parole dell’estate del 2022 di Daniele Pradé sono ormai passati due anni, ma l’esterno classe 1999 è più o meno allo stesso punto. Carne o pesce? Bho. Dare una risposta è impossibile.

Anche perché, ogni volta che Sottil aveva iniziato ad evidenziare dei segnali di crescita si è dovuto fermare. STOP. Nel primo anno di Italiano partì con qualche difficoltà, poi mise in serie delle buone prestazioni fino a doversi fermare per un infortunio.

sponsored

Nel secondo idem, portandosi appresso un’ernia del disco che lo costrinse a finire sotto i ferri. Quest’anno è successo lo stesso. Spesso e volentieri, tra l’altro, gli stop forzati sono arrivati nel momento in cui le sue quotazioni erano in grande ascesa.

Se si guarda al solo triennio di Italiano, Sottil ha saltato 49 partite sulle 162 giocate dai viola, il 30%. Va da sé che ogni rientro post infortunio abbia avuto le conseguenti necessarie partite per poter tornare in condizione.

sponsored

Come spesso accade nel calcio, quello che si fa vedere nell’ultimo periodo cancella quanto si è fatto in precedenza. Gli ultimi minuti giocati da Sottil, prima di farsi male alla clavicola, raccontavano di un eurogol col Club Bruges e un altro eurogol con anche due assist col Sassuolo.

sponsored

Poi la fine anticipata della stagione, che aveva visto nei mesi precedenti qualche lampo (gol alla Salernitana, al Cukaricki, al Parma su rigore in Coppa Italia) ma anche tantissime giornate negative. SUPERSTITE. Mentre per Jorko Ikoné e Christian Kouame si è più o meno capito cosa essi siano e cosa possano dare, tanto che entrambi sono sul mercato, nel caso di Sottil il dubbio rimane.

E non ci sarebbe da stupirsi se, con l’arrivo di Palladino, il prodotto del settore giovanile viola fosse uno dei pochi superstiti della batteria di esterni offensivi della Fiorentina. L’altro, ovviamente, è Nico Gonzalez. “E’ incedibile al 99%”, ha detto dell’argentino lo stesso Pradè, sottolineando come nel calcio moderno, in caso di offerte irrinunciabili, questo concetto valga per tutti i giocatori.

A quell’1% andrebbe anche aggiunto il fatto che Nico ha sirene importanti dalla Premier e che è uno dei pochi calciatori che porterebbero nelle casse della Fiorentina tanti soldi da poter reinvestire, ma questi sono altri discorsi.

E PALLADINO? Come intenda far giocare la sua Fiorentina il neo tecnico Raffaele Palladino è ancora tutto da valutare. Se dovesse rinunciare agli esterni d’attacco, a quel punto potrebbero essere valutazioni anche sulla candidatura dello stesso Sottil.

Al momento le indicazioni sembrano propendere verso un Sottil dentro ai piani del neo allenatore della Fiorentina, per quella che per l’esterno viola ha tutto il sapore dell’ultima occasione per provare a fare quell’ultimo step tanto atteso, ma mai del tutto fatto.


Lascia un commento