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Senza i ‘big’ la Fiorentina non va. E molti sono in riserva. Servono rinforzi

La sfida contro il Guimaraes ha mandato altri segnali: la Fiorentina ha bisogno di rinforzi dal mercato di gennaio

Ormai è chiaro, la Fiorentina ha bisogno di rinforzi dal mercato di gennaio. Alcune alternative non sono neanche lontanamente al livello dei ‘titolari’, c’è poco da fare. Ogni singola gara del girone di Conference League ha dato più o meno la stessa sentenza, che di fronte ci fossero i gallesi del TNS o i portoghesi del Vitoria Guimaraes, i ciprioti dell’APOEL o quelli del Pafos, il San Gallo e pure il Lask: senza alcuni giocatori chiave la Fiorentina non gira.

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Anche in gare poi vinte, dopo primi tempi disarmanti, è servito sempre buttare dentro i migliori per cambiare la musica. Quarta, Kouame, Parisi, Terracciano e Ikoné continuano a mettere a referto partite incolore e/o disastrose.

Se giocano tutti assieme, come spesso accaduto sin qui nelle gare europee, la Fiorentina può andare in sofferenza contro tutti. Se ne gioca qualcuno, dipende da come stanno gli altri. Se Kean, ad esempio, è quello di qualche settimana fa che al primo pallone buono la butta dentro, poi tutto si mette in discesa, magari con annessi miracoli di De Gea.

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Aver perso Bove, inoltre, è stato un colpo duro, sia mentalmente che tecnicamente. Era lui uno dei segreti tattici della svolta di Palladino. Sarebbe riduttivo, tuttavia, pensare che basti togliere uno e mettere l’altro per cambiare tutto.

Anche perché più di qualche ‘big’ di questa Fiorentina è in evidente riserva di energie. E ci sta, per carità. Ma, se ogni singola volta che potrebbero riposare sono poi costretti ad entrare perché le loro alternative steccano, il problema non sarà mai risolto.

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Cataldi-Aldi funzionano, Richardson-Mandragora no. Beltran esterno a sinistra non funziona, Kouame centravanti per carità. Se poi Comuzzo non è in serata come a Guimaraes, ecco che la Fiorentina finisce in balia degli avversari.

Poco male, almeno per adesso. Fino a marzo la Fiorentina potrà tornare a giocare solamente il campionato, preservando così qualche energia. Ma è ormai fin troppo evidente che serva qualche pedina dal mercato per poter coltivare il sogno di entrare almeno in Champions League.

Sperando, ovviamente, che tutti coloro che in questa prima parte di stagione hanno avuto un costante rendimento da 7/7,5/8 in pagella mantengano quei livelli.


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